Secondo quanto sta emergendo in questi giorni, Renault sarebbe pronto a far sparire il diesel dal basso di gamma entro il 2020. Una scelta che, se formalizzata nei tempi preannunciati, avrebbe davvero del (quasi) clamoroso, considerando che oggi il produttore francese può ben ricordare essere uno dei massimi investitori in questo comparto, e che ha circa la metà del fatturato dipendente proprio dalle vetture diesel.
È anche vero, a giustificare tale possibile decisione, che lo stesso produttore ha anche speso molto sull’elettrico, e che finora i ritorni sono stati negativi (ma in futuro le cose potrebbero essere diverse). Ma per quale motivo Renault potrebbe abbandonare il diesel?
La ragione sembra essere riconducibile ai costi, agli ammortamenti, ai tempi di riconversione degli impianti. Pare infatti che nonostante gli sforzi compiuti dai costruttori europei nel corso degli ultimi dieci anni per poter adeguare l’offerta alla domanda, il mercato europeo delle auto sia per il momento condizionato dalla sovracapacità produttiva.
Ad ogni modo, la decisione di Renault potrebbe non essere così sorprendete come in un primo momento è lecito pensare. E, soprattutto, potrebbe non essere l’unica casa produttrice ad abbandonare il diesel. Qualche settimana fa anche il chief executive officer di Volkswagen, Matthias Mueller, si era pronunciato in relazione ai grandi investimenti che è necessario sostenere per ilo sviluppo del diesel
Insomma, anche non vi è nulla di certo, ma le pedine intorno al futuro del diesel si stanno muovendo. E non è detto che siano favorevolmente allineate per il suo sviluppo nel corso dei prossimi anni.