Ad annunciare l’attesissimo arrivo delle auto con connessione a banda larga è stata proprio General Motors in occasione dell’ultimo Mobile World Congress.
Già nel 2014, partendo dagli Stati Uniti e dal Canada, e passando poi per il resto del Mondo e d’Europa, i veicoli messi in commercio dal colosso americano saranno dunque dotati di un sistema di connettività estremamente all’avanguardia, in grado di garantire ai numerosissimi acquirenti funzioni e possibilità di interazione senza alcun precedente finora.
Ma quali sono esattamente le caratteristiche delle auto con connessione a banda larga ideate e ufficializzate da General Motors? E quanto dovremo aspettare ancora per vederle sfilare anche sulle strade del nostro Paese?
Le caratteristiche delle auto con connessione a banda larga di GM
Per quanto riguarda l’Europa, e di conseguenza anche l’Italia, la diffusione delle auto con connessione a banda larga di General Motors non è ancora prevista in tempi molto brevi.
Nell’attesa, però, possiamo cominciare a buttare un occhio a quanto si profila sul mercato americano e canadese.
Dotate infatti di dei servizi 4G Lte ideati da At&T, le nuove auto con connessione a banda larga garantiscono agli utenti Video in streaming sui sedili posteriori, hot spot Wi-Fi a bordo, aggiornamenti in tempo reale sul traffico, download di applicazioni utili alla guida, servizi di diagnostica avanzata, servizi di Cloud, piattaforma di infotainment OnStar e tanto, tanto altro ancora.
Dotate poi di antenna esterna, le auto con connessione a banda larga di GM non necessiteranno di smartphone per l’utilizzo della rete Internet.
Quali modelli interesseranno le auto con connessione a banda larga di General Motors
A detta di Steve Grisky, Vice Chairman del grande colosso automobilistico americano, General Motors si augura di poter dotare del servizio poc’anzi descritto una vasta gamma di vetture (non solo, cioè, quelle appartenenti alle gamme più costose).
In conclusione, dunque, le auto con connessione a banda larga dotate del sistema 4G Lte potrebbero essere davvero alla portata di tutti e a noi, qui in Italia, non resta che aspettare ancora qualche tempo per poterne finalmente usufruire.