Manca meno di un mese alla proclamazione dell’Auto dell’Anno 2015, ambitissimo premio la cui attribuzione è in programma il 2 marzo 2015 al Salone di Ginevra.
Mentre lo scorso anno il premio era andato alla Peugeot 308, quest’anno le sette finaliste sono la BMW 2 Active Tourer, la Citroën C4 Cactus, la Nissan Qashqai, la Mercedes Classe C, la Volkswagen Passat, la Ford Mondeo e la Renault Twingo. A proclamare la Car of the Year saranno i giurati dell’evento conclusivo, che dovranno esprimersi sui sette modelli in lizza, a loro volta eletti dai voti di 58 giurati che hanno selezionato le auto che si contenderanno il trofeo durante la rassegna di Ginevra.
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Non mancano le escluse eccellenti. La delusione italiana è in particolar modo incentrata sulla Fiat 500 X, che non ha passato le selezioni nonostante – sostengono alcuni osservatori – fosse quasi certa di poter arrivare alla fase finale per i suoi contenuti innovativi. La delusione ha poi riguardato anche le city car Peugeot C1 e 108, e la Toyota Aygo.
Ricordiamo che l’Auto dell’Anno è attualmente il più ambito riconoscimento europeo per un’automobile, ed è annualmente organizzato da sette riviste europee (tra cui Auto). La vincitrice è scelta da una giuria composta da giornalisti provenienti da tutta Europa (in parte, anche italiani) ed è basata sulla necessità di individuare la migliore nuova vettura lanciata sul mercato nel corso dell’ultimo anno, in base a una serie di parametri e, naturalmente, su quello del rapporto qualità / prezzo.
Nella prima tornata eliminatoria i giurati hanno selezionato sette finaliste tra tutti i nuovi modelli sul mercato. In queste settimane le finaliste saranno quindi oggetto di test profondo da parte dei giurati e, al termine, una votazione finale eleggerà la migliore.
Tra i principali requisiti per poter essere eletti (potenzialmente) Auto dell’Anno, la necessità di rispettare alcune prerogative come la larga diffusione (a meno che non si tratti di auto elettriche), il lancio sul mercato negli ultimi 12 mesi (non si deve trattare di un restyling di modelli già presenti sul mercato), e la diffusione in almeno 5 mercati nazionali europei.