Il tema della sicurezza stradale è sempre posto al centro dell’attenzione, difatti nel corso degli anni sono stati sviluppati diverse tecnologie e dispositivi finalizzati a prevenire gli incidenti, attivi e passivi.
L’ambito dei sistemi di sicurezza stradale in costante evoluzione per garantire al conducente del mezzo e ai passeggeri di viaggiare sempre in totale sicurezza, di accedere a strumenti innovativi omologati, preventivamente testati in tutte le condizioni prima di essere disponibili in commercio.
Uno tra i dispositivi più conosciuti e introdotti all’interno delle automobili moderne è la frenata automatica o l’arresto di emergenza, in dotazione su tante auto prodotte negli ultimi anni. Il suo funzionamento è molto semplice: grazie a specifici sensori il dispositivo fa in modo che l’auto freni, dolcemente o bruscamente, in caso abbia rilevato un ostacolo non visto dal conducente.
Conoscere meglio il dispositivo di frenata di emergenza
Le auto moderne sono dotate di molti sistemi e dispositivi tecnologicamente avanzati, ideati con l’obiettivo di offrire una maggiore sicurezza al conducente e agli altri. I sistemi di sicurezza auto sono frequentemente aggiornati e ottimizzati, per questo motivo capita spesso di trovare la stessa auto prodotta in due anni differenti e caratterizzati da due sistemi di sicurezza completamente diversi.
Quando si acquista una nuova auto si elencano tutti gli optional da poter introdurre, tra cui anche i dispositivi di sicurezza extra che è possibile affiancare ai dispositivi già inclusi all’interno del veicolo.
Tra i sistemi inclusi quasi sempre nelle versioni più tecnologiche delle auto moderne troviamo la frenata di emergenza, una tecnologia in grado di rilevare un ostacolo e frenare in caso di distrazione da parte del conducente.
Il nome di questo strumento di sicurezza può cambiare in base al paese di origine e alla casa automobilistica che ha prodotto il veicolo, tuttavia, in tutti i casi è possibile riconoscere la sua presenza grazie alla definizione indicata dall’EuroNcap (organismo che certifica gli standard sulla sicurezza delle auto), “AEB”o Autonomous Emergency Braking. Lo stesso organismo ha inserito questa dicitura tra i fattori che incidono fortemente sulla valutazione delle auto nei test di sicurezza europei.
Come funziona
Questo sistema si basa su un sensore posizionato nella parte alta del parabrezza o appena sotto lo specchietto retrovisore, il quale monitora costantemente la distanza del veicolo dall’auto che lo precede tramite un sistema di radar e rifrazione di luci.
Quando il sistema entra in gioco non fa altro che caricare l’impianto frenante rapidamente per compiere l’azione di frenata, ma solo dopo aver effettuato calcoli rapidissimi basati su tre fattori principali: velocità, traiettoria e distanza. Se il risultato di questi calcoli risulta essere una possibile o certa collisione, il sistema avvia la frenata di emergenza in maniera più o meno dolce.
Il freno non si aziona immediatamente ma solo dopo alcuni secondi, il tempo per segnalare l’allerta al conducente tramite segnali visivi e sonori così da poter lasciare del tempo per reagire e intervenire manualmente sul freno. Alcuni veicoli permettono di definire il livello di intervento, dalla modalità più dolce alla modalità brusca, da attivarsi solo in caso di estrema necessità.
Secondo la commissione Europea, questo sistema permette di ridurre le possibilità di sinistro del 27% e salvare la vita a molte persone. Ad oggi solo un quarto delle auto in commercio ne è dotato ma è previsto un incremento di installazione del dispositivo all’interno dei nuovi veicoli in produzione o in progettazione.