Qualche giorno fa ci siamo occupati di Buick, storico brand GM che ha scelto di introdurre i test drive di 24 ore per dare l’opportunità alla propria clientela di provare con calma i suoi veicoli.
Ebbene, a distanza di pochissimo tempo ci troviamo ad occuparci ancora di Buick, perchè pare che la General Motors, primo costruttore d’auto degli Stati Uniti, sia sostanzialmente costretto a realizzare la maggior parte delle vetture Buick fuori dagli Stati Uniti, in Cina, per poi rivendere gli stessi veicoli all’interno del mercato nordamericano.
Stando a quanto ripete l’agenzia Reuters, infatti, la produzione è insufficiente rispetto all’aumento delle vendite e così Gm importerà dalla Cina vetture del modello Buick, il più antico marchio americano di automobili creato nel 1903. In particolare, ricordava il quotidiano Italia Oggi, la produzione della berlina compatta Verano sarà trasferita dal Michigan nell’ex Impero Celeste alla fine del 2016, mentre l’anno dopo toccherà alla Regal la cui produzione lascerà il Canada alla volta del Dragone, o, in alternativa, dell’Europa.
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Come se quanto sopra non bastasse, altre due nuove vetture GM verranno vedute al di fuori dei confini americani: si tratta della piccola cabriolet Cascada (in Europa), e del Suv Envision (ancora in Cina). Solo due modelli, Enclave e LaCrosse continueranno a essere
assemblati negli Usa.
Le indiscrezioni non sono ancora state confermate o smentite, ma per il sindacato americano Uaw si tratta di una notizia abbastanza difficile da digerire, e chiedono già che GM rispetti gli impegni precedentemente presi. Il marchio Buick, storico a stelle e strisce, è diventato gradualmente sempre più cinese tanto che già nel 2007, il 60% delle Buick sul mercato globale erano vendute in Cina. L’anno scorso questa percentuale è salita all’80%, e la decisione di migrare anche la fase produttiva in Asia non è dunque campata in aria.