Nel corso delle ultime settimane sono stati compiuti importanti passi in avanti in relazione alla predisposizione della prima auto che si guida da sola, la Google Car. Passi in avanti talmente evidenti che la società titolare del più importante motore di ricerca al mondo (ma con business che, oramai, spaziano in qualsiasi settore), ha annunciato che il primo prototipo funzionante del suo veicolo self driving.
Il progetto era stato annunciato la prima volta nel mese di maggio, e fino a quel momento le uniche notizie note erano che il colosso statunitense stava lavorando sulla guida autonoma, grazie ai dati già in possesso (ottenuti mediante la mappatura realizzata dai propri software) e grazie ad alcune evoluzioni tecnologiche sviluppate internamente.
La vera incognita era rappresentata dalla realizzazione degli ottimi spunti di Google. I più immaginavano infatti che la società statunitense si sarebbe affidata – per la realizzazione meccanica – a qualche grosso produttore di auto. Ed invece Google ha preferito fare per la gran parte da sè, ipotizzando (e costruendo) un un prototipo di mezzo rotondeggiante, particolarmente empatico, che ora sarebbe praticamente pronto per l’uso.
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“Il veicolo che abbiamo svelato a maggio era un primo abbozzo, non aveva nemmeno i fanali – ha dichiarato Google sul suo blog ufficiale – Da allora abbiamo lavorato su diversi prototipi-di-prototipi, ognuno disegnato per testare diversi sistemi di guida autonoma (…). Ora li abbiamo messi tutti insieme in questo nostro primo veicolo a guida autonoma pienamente funzionante”.
I giornalisti che hanno messo gli occhi (e anche qualcosa di più) sulla Google Car, esprimono già un tiepido accoglimento positivo, riconoscendo che il mezzo sembra effettivamente esser stato realizzato con la dovuta cura e attenzione. C’è tuttavia chi lancia un avvertimento: Google Car potrebbe essere la vera e propria rivoluzione del secolo dell’industria auto, in grado di ribaltare gli attuali equilibri.
A conferma di ciò, il fatto che diverse istituzioni pubbliche e private stiano lavorando sulla guida autonoma, e che tutti i principali produttori delle quattro ruote abbiano deciso di svotlare positivamente in tal senso. Insomma, se forse è eccessivo parlare di rivoluzione, poco ci manca…