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In Francia mai più vetri anteriori scuri nelle auto
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In Francia mai più vetri anteriori scuri nelle auto

19/11/2015

oscuramentovetriDal prossimo mese di gennaio gli automobilisti francesi non potranno più girare in auto con i vetri laterali anteriori scuri. O, in maniera più precisa, da quel momento avranno sei mesi di tempo per adeguarsi al nuovo provvedimento previsto dal legislatore transalpino, visto e considerato che, trascorso quel periodo, una volta fermati dalla polizia, dovranno pagare 135 euro di multa e si vedranno decurtati tre punti dalla patente.

In questo modo il legislatore cerca di adeguare le norme francesi a quelle internazionali, mettendo però fine a una moda (quella dei vetri oscurati) che in Francia ha già interessato circa 2 milioni di automobilisti. Una moda che però spesso contrasta le normative internazionali, secondo cui i veicoli sono effettivamente omologati se il 70% di luce passa attraverso i vetri.

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In aggiunta a quanto sopra – e il forte clima di tensione sembra suggerire una mossa in questo senso – è anche vero che da tempo le forze di polizia si lamentano perché i vetri opachi non permettono di vedere chiaramente il conducente in caso di controlli. In ulteriore integrazione, è evidente che in questo modo chi si trova al volante è in grado di occultare il proprio comportamento, per esempio telefonando o non allacciando le cinture di sicurezza.

Insomma, ragioni – quelle sopra esplicitate – che sembrano far virare la decisione del legislatore parigino verso un migliore stato di sicurezza. Tuttavia, non tutti sembrano essere d’accordo, azienda produttrici in primis. Le società affermano infatti che un provvedimento simile rischia di mettere in ginocchio un settore formato da 800 aziende, per un totale di 1.800 posti di lavoro, valutando che il divieto riguardante i vetri laterali anteriori corrisponde al 60% del fatturato. Proprio per questo momento è stata avviata una raccolta di firme per convincere il governo a tornare sui propri passi. Un tentativo comunque disperato, visto e considerato che il governo, ora più che mai, sembra essere pronto ad andare avanti.

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