La Miura è uno dei veicoli più iconici della storia di Lamborghini. Dal suo design innovativo alla velocità da record, questa supercar ha catturato i cuori degli appassionati di automobili per oltre cinque decenni.
Ma quali sono le sue origini?
La storia di Miura
La Miura fu originariamente concepita come Gran Turismo a motore posteriore dall’allora direttore tecnico della Lamborghini, Gian Paolo Dallara, nel 1964. La vettura prese il nome dal famoso torero spagnolo Juan Antonio Miura.
È considerata da molti il precursore della moderna supercar. La Miura fu presentata per la prima volta al pubblico al Salone di Ginevra del 1966 e fece molto scalpore, perché la sua carrozzeria slanciata e la sua rivoluzionaria disposizione del motore posteriore-centrale erano diverse da qualsiasi altra vettura esposta. La produzione iniziò nel 1967 e continuò fino al 1972, con poco più di 600 esemplari costruiti in totale.
La Miura rimase in produzione per cinque anni, durante i quali si affermò come una delle auto più iconiche e desiderabili mai realizzate. Ancora oggi è molto ricercata da collezionisti e appassionati.
Il design e lo sviluppo della Miura
La Miura era costruita su una versione accorciata del telaio della Lamborghini 400GT e montava un motore V12 da 3,9 litri montato trasversalmente con una potenza di 350 cavalli. Il motore era abbinato a un cambio manuale a cinque velocità e azionava le ruote posteriori.
Lo stile della Miura era radicale per l’epoca e presentava spigoli vivi, pannelli della carrozzeria smerlati e la caratteristica coda Kamm. L’assetto ribassato e l’ampia carreggiata le conferivano un aspetto aggressivo che si sposava perfettamente con le sue prestazioni.
La Miura negli sport motoristici
La Miura continuò a stupire il pubblico con le sue prestazioni per tutta la durata della sua produzione. Nel 1968, la Lamborghini portò la Miura al Nürburgring per alcuni test ad alta velocità, dove fece registrare un tempo sul giro di 9 minuti e 37 secondi. La Miura divenne così l’auto di serie più veloce sul Nürburgring dell’epoca.
La Lamborghini partecipò anche a diversi eventi motoristici, tra cui cronoscalate, rally e gare di durata. Una delle gare più importanti per la Miura fu la 24 Ore di Daytona del 1968, dove si classificò al secondo posto assoluto.
L’eredità della Miura
La Lamborghini Miura è stata la prima supercar con motore centrale posteriore, anche se in precedenza erano state progettate diverse vetture con questo schema, tra cui la Ferrari Dino 206 GT, la Lancia Stratos Zero e l’ASA 1000 GT.
La Miura fu sostituita dalla Lamborghini Countach nel 1974, ma la sua influenza è ancora visibile in molte supercar moderne. L’eredità della Miura è evidente in auto come la Pagani Zonda, la McLaren MP4-12C e la Ferrari 458 Italia, che condividono tutte la disposizione del motore centrale posteriore.