L’acquisto di un’auto è sicuramente un passo importante visti i costi da sostenere nel corso degli anni, in particolar modo se l’importo viene finanziato per un lungo periodo di tempo è importante considerare il valore del veicolo una volta terminato il suo pagamento.
Proprio per queste ragioni gli utenti tendono ad informarsi accuratamente sull’auto che intendono acquistare, analizzando tutta una serie di fattori tra cui: il prezzo, gli accessori presenti, la motorizzazione, i consumi, costi di manutenzione e affidabilità.
Un altro fattore da tenere in considerazione e che spesso viene lasciato da parte è la svalutazione del mezzo, ovvero se l’auto con il passare degli anni perderà di molto il proprio valore o no.
La svalutazione dell’auto: ecco come funziona
Soffermiamoci un attimo sul concetto di svalutazione per capire innanzitutto cos’è e come funziona. Per poter capire meglio cosa si intende con questo termine possiamo fare un esempio pratico: abbiamo da poco acquistato un’auto nuova e l’abbiamo pagata 35.000 Euro, dopo qualche anno decidiamo di voler cambiare auto (magari siamo stufi del nostro mezzo o ci accorgiamo che le necessità di viaggio sono cambiate), ci rechiamo in concessionaria e il venditore ci valuta la nostra vettura 19.000 basandosi su tabelle e mercato attuale.
La differenza di prezzo che troviamo tra l’importo iniziale di 35.000 euro e l’importo massimo offerto dalla concessionaria di 19.000 euro è proprio la svalutazione e avviene tenendo conto delle tabelle standard di settore che si aggiornano di anno in anno, ma anche di specifici elementi del veicolo.
Quali elementi influiscono sulla svalutazione di un’auto
Passiamo ora ad analizzare quali sono gli elementi che influiscono nella svalutazione di un mezzo e perché. Primo fra tutti troviamo l’elemento più elementare e conosciuto, ovvero l’età dell’auto: più il veicolo è giovane e più tende a mantenere il proprio valore, complice anche la quantità ridotta di km effettuati.
Altri fattori da tenere in considerazione sono lo stato di conservazione dell’interno e dell’esterno, numero di precedenti proprietari e ovviamente le condizioni del motore. Un motore ben conservato, di cui sono stati rispettati i tagliandi e manutenzione entro i km imposti dalla casa madre, influisce in maniera positiva sul valore del veicolo.
L’alimentazione è un altro punto fondamentale perché a causa delle nuove norme, ma anche dai limiti di transito imposti maggiormente nelle grandi città, si nota una svalutazione più alta sui veicoli a gasolio, mentre tengono bene i benzina, ibrido, elettrico e GPL.
L’allestimento di un mezzo è un punto molto importante perché un auto full-optional manterrà sicuramente meglio di una “Base”, inoltre da qualche anno la presenza del tetto panoramico influisce ulteriormente. A tutto questo si aggiunge anche il marchio della casa produttrice, che ha una certa importanza sul valore di un mezzo.
Quali auto mantengono maggiormente il valore
Qui invece possiamo vedere una classifica delle auto che nel 2022 hanno mantenuto bene il loro valore e la quotazione di mercato:
- Abarth 595
- Audi A1 Sportback
- Dacia Duster
- Fiat Panda
- Fiat 500L
- Jeep Renegade
- Mini 3 porte
- Peugeot 3008
- Renault Twingo
- Volkswagen Golf
- Volvo XC40
Prima di acquistare un mezzo è bene informarsi su giornali e media di settore per comprendere quale mezzo può mantenere il suo valore nel tempo e quali sono le caratteristiche da richiedere in fase di acquisto.