(fonte: DesignerBlog)
Al Concorso d’Eleganza Villa D’Este di quest’anno abbiamo potuto vedere vecchi e nuovi modelli a confronto, pezzi di storia e one-off. Ed è proprio a quest’ultima categoria che rientra la nuova Effeffe Berlinetta.
Questo modello non è altro che una one-off prodotta dall’atelier Officine Fratelli Frigerio, un esemplare unico creato su commissione di privati e che rappresenta tutta l’essenza delle piccole sportive italiane anni ’50.
L’Effeffe con motorizzazione Alfa Romeo, è un concentrato di tecnica e di know-how delle sportive italiane del secolo scorso, rispecchiandone perfettamente lo stile e gli ideali.
Completamente realizzata a mano secondo i canoni del tempo, senza l’ausilio di nessun macchinario, l’Effeffe si rivolge a quel pubblico di giovani e meno giovani che hanno vissuto o sognato il mito di questi piccoli bolidi che quasi 70 anni fa calcavano le strade italiane, capolavori di stile ed ingegneria Made in Italy ancora oggi estremamente richiesti sul mercato estero e non.
La passione e l’esperienza si concentrano nella creazione di questo modello, che grazie ad una carrozzeria aerodinamica e filante richiama subito alla mente la vecchia A6GCS di Maserati ed altri esemplari dell’epoca, a partire dai piccoli fari anteriori e i minuscoli, per i canoni odierni, stop posteriori, alla presa d’aria centrale, tutto sembra richiamare quella che potrebbe essere l’auto dei sogni di Diabolik o di James Bond.
Spiccano subito i cerchi a raggio, ormai presenti solo nelle competizioni di auto storiche, e il piccolo sportello di accesso all’abitacolo, che lascia spazio alla testa del guidatore anche se munito di casco, per sottolineare, semmai non si fosse capito, la natura di quest’auto.
La Berlinetta non lascia nulla al dettaglio e anche gli interni sono curati per essere in perfetto stile GT anni ’50, dalla plancia volutamente spoglia in tinta con la carrozzeria, alla leva del cambio rivestita in pelle nella parte sottostante con un pomello nero che sembra uscito da qualche scatinato d’officina, rude e puro come piace agli appassionati di queste café racer a quattro ruote.
I sedili, con seduta rialzata per le gambe in modo da essere più avvolgenti per le alte velocità, e le rifiniture in pelle marchiate Matteograssi realizzano una perfetta fusione tra alluminio e pelle, che regalano alla Berlinetta quello stile così sfacciatamente e spensieratamente retrò.
Concludono l’opera un voltante in legno e una strumentazione di bordo ridotta all’osso, tipica di chi va dritto al punto e non ha tempo di perdersi in inutili fronzoli, come dovrebbe essere l’amante di quest’auto.
A vederla non sembra affatto creata di recente e questo è senz’altro motivo di gran vanto per gli ingegneri che si sono cimentati nell’esperimento di questa one-off che stupisce per la linea coinvolgente che si sposa alla perfezione con i tempi che furono!
Sicuramente quest’auto farà breccia nel cuore degli appassionati e saprà riportare i più adulti in un tempo lontano, non solo anagraficamente, ma anche dall’elettronica e dalle restrittive leggi del mercato.