Si sa, il problema principale che ferma lo sviluppo e lo sbarco sul mercato delle auto elettriche è in gran parte uno soltanto: le batterie!
Difatti, contro gli enormi vantaggi che una locomozione a batterie potrebbe portare, si pone un grosso scalino ovvero quello dell’autonomia delle auto elettriche alimentate a batterie!
A poco servono auto elettriche che hanno zero emissioni (almeno in città dove vengono usate, meno nella produzione delle suddette batterie), sono silenziose (tanto da dover inserire sofisticati sistemi che riproducono tramite le casse dell’auto il suono di un motore per non far addormentare il conducente!) e addirittura performanti, se poi l’autonomia è poca e i tempi di ricarica lunghi.
Difatti chi acquista oggi un’auto a batterie per rispettare l’ambiente oltre a doversi preparare a spendere cifre davvero consideravoli, (che possono arrivare a portare il costo della vettura al doppio della controparte a petrolio!) deve anche fare i conti con un’autonomia tutt’altro che accondiscendente. Difatti l’autonomia media di un’auto a batteria difficilmente si avvicina o supera i 200 km a fronte di tempi di ricarica che possono arrivare anche a 20 ore!
E sebbene i costi della produzione si abbasseranno come è fisiologico che sia, una volta avviata la produzione di grandi quantitativi di batterie, e gli ecoincentivi sono decisamente conveniente, l’esaurimento delle batterie rappresenta ancora uno scoglio immenso per gran parte degli automobilisti.
Difatti non solo le batterie si esauriscono nel giro di pochi km, ma esauriscono del tutto la loro vita in circa 5 o 6 anni, rendendo di fatto l’auto inutilizzabile dopo il suddetto tempo.
Questi ad oggi sono stati i maggiori problemi delle auto a batterie ed hanno fatto si che lo sviluppo di colonnine dedicate che permettessero di ricaricare l’auto in ogni dove si fermasse non poco, inoltre sebbene il progetto sembra riscuotere un discreto successo tra le piccole citycar, siamo ancora ben lontani all’approdo di auto totalmente elettriche. Difatti ad oggi assistiamo ad ottimi esempi di auto ibride, con motori che si ricaricano in frenata e che aiutano l’auto a ripartire tra i lunghi sentieri o le percorrenze in autostrada, ma queste auto (in genere di grandi dimensioni) non supportano ancora motori totalmente elettrici, né tantomeno a batterie, poiché continuano ad affidarsi per buona parte della loro percorrenza a motori a benzina o diesel.