Non sono positive le notizie inerenti i prossimi incentivi GPL e, più in generale, i bonus per le auto “green”. Per il 2015 erano infatti previsti 45 milioni di euro di incentivi stanziati per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi e a gas, con emissioni di anidride carbonica fino a 120 g/km. Soldi che, probabilmente, non vedranno mai una concreta trasformazione sul mercato delle quattro ruote.
Il meccanismo degli incentivi auto era stato predisposto nel 2012 dal governo Monti, con previsione triennale di un totale di 120 milioni di euro per stimolare le vendite auto in favore di quelle più ecologiche ed efficienti. Peccato solo che il meccanismo fosse un po’ squilibrato, considerato che i fondi erano principalmente rivolti per l’acquisto di veicoli aziendali e veicoli ad uso pubblico, e che solo le briciole sono giunte a supportare le operazioni di acquisto auto da parte dei consumatori privati.
Il plafond di 120 milioni di euro, già erogato per 75 milioni di euro, prevedeva l’ultima tranche per il 2015. Ecco, prevedeva: perché gli ultimi bonus sono spariti dalla legge di Stabilità, che se da una parte toglie ossigeno al mercato, dall’altra pone fine a un sistema fortemente squilibrato, che nel corso degli anni ha finito con il creare risultati ben inferiori a quanto stimato.
Il meccanismo prevedeva infatti che la maggior parte delle risorse disponibili fosse subordinata alla rottamazione di un veicolo con almeno 10 anni di “storia” (una rarità, nelle flotte aziendali), con la sola eccezione degli acquisti di veicoli con emissioni non superiori ai 95 g/km, inclusi anche gli acquirenti appartenenti alla categoria dei privati cittadini. I contributi erano pari al 20% del prezzo risultante dal contratto di acquisto, un tetto massimo che oscillava, a seconda del livello di inquinamento, tra i 2.000 e i 5.000 euro.
Tutto qui? Non proprio, perché nella versione 2013 era necessario che la vettura fosse elettrica, ibrida, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili oppure a idrogeno. Pertanto, nessun bonus per le benzina o le diesel, pur energeticamente efficaci. Inoltre, i privati potevano disporre degli incentivi solo per le auto, già ricordate, con emissioni non superiori ai 95 gr/km.
Cosa accadrà ora? È possibile che una nuova ondata di incentivi GPL possa essere prevista da successivi provvedimenti. Nella speranza che, questa volta, le erogazioni siano più eque e stimolanti.