Negli ultimi giorni il mercato M&A automotive ha mostrato un improvviso dinamismo. Merito, probabilmente, del fatto che qualche giorno fa il numero di Exor e di Fca, John Elkann, ha ribadito il concetto secondo cui il consolidamento del settore, a livello globale, sia necessario. Quanto basta per solleticare le fantasie degli analisti, sempre pronti ad anticipare le mosse dei principali player del mercato (in questo caso, Fca, per cui si fanno i nomi di General Motors e Volkswagen).
Non è nemmeno un caso che sempre ad inizio settimana Banca Imi abbia pubblicato un report nel quale alzata il target price su Fca a 18,43 euro, confermando il rating buy e stilando le ipotesi tecnicamente possibili per una partnership, e che due giorni fa Volkswagen abbia confermato l’interesse nei confronti della rete distributiva di Fca. Insomma, considerando che non di soli rumors e indiscrezioni si vive, gli indizi sono sufficienti per cercare di stilare qualche ipotesi futura.
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È insomma possibile – per quanto ancora non pienamente probabile – che Fca possa unire le forze con Volkswagen o General Motors, o magari cercare una partnership con un operatore asiatico come Suzuki, Honda o Mazda. Il top management di Fca sarà dunque ancora impegnato a cercare un partner nel settore: un comportamento che non sembra essere sgradito ad altri operatori di riferimento nelle quattro ruote.
Ad ogni modo, guai a saltare a considerazioni troppo affrettate, visto e valutato che – sottolineavano gli analisti di Banca Imi – con i suoi attuali livelli di produzione Volkswagen non sembra essere desiderosa in modo spasmodico di nuove alleanze. Inoltre, ricordano gli osservatori dello stesso istituto di credito, le relazioni industriali tra i due gruppi, anche nel recente passato, non sono state certo prive di problemi. Tuttavia, il passato è il passato, e il business del futuro potrebbe realmente nascondere le ipotesi di un’alleanza.
Non ci resta che armarci di pazienza e osservare attentamente cosa ha in serbo il futuro…