Se le promesse verranno mantenute la novità cinese relativa alle auto elettriche a turbine potrebbe rappresentare realmente il primo passo verso una nuova era dei veicoli ecologici. Contribuendo, in modo significativo, a superare uno dei principali ostacoli che per il momento ha limitato la diffusione delle auto ecologiche: la scarsa capacità in termini di autonomia.
Stando a quanto è stato reso noto su scala internazionale, dalla Cina potrebbe presto arrivare un nuovo esemplare di auto elettrica che avrà la possibilità di ricaricare le batterie attraverso l’utilizzo di una turbina.
Sempre secondo le indiscrezioni, l’autonomia delle batterie installate all’interno dell’auto elettrica dovrebbe avere una durata almeno pari a 2.000 chilometri: e se quanto sopra dovesse essere confermato, si tratterebbe di una percorrenza che è di gran lunga superiore a quella di una qualsiasi auto mai costruita. Con tutto ciò che ne consegue rispetto alla “rivoluzione” del settore, e alle nuove frontiere poste in termini di autonomia energetica.
La progettazione di questo modello è stata studiata non solamente per poter garantire una maggiore autonomia in termini di fruizione, quanto anche per poter garantiscano emissioni pari a zero.
A questo punto, esaurita l’euforia dell’annuncio, rimane da comprendere in che modo verrà lanciata sul mercato questa auto elettrica a turbine, e quale potrà essere l’impatto sul pubblico (molto dipenderà dal prezzo finale, ma non solo). A ben vedere, come ricordavano i media, un esemplare simile è stato presentato nel 2010: all’epoca si trattava di un prototipo ibrido equipaggiato con quattro motori elettrici alimentati da batterie agli ioni di litio che venivano ricaricate da due piccole turbine a loro volta compatibili con diversi tipi di carburante (gasolio, GPL, biocombustibili e metano). Non è dato sapere quali passi in avanti siano stati condotti nel frattempo ma… la curiosità è davvero tanta, e auspica di essere ripagata da prossimi annunci.