L’auto senza conducente è una delle possibili evoluzioni della mobilità e, probabilmente, il primo tassello di un concetto di nuova mobilità, in grado di vivere oggi una fase di mutamento. “Dipende da dove siamo” – ha dichiarato in merito Bill Ford, presidente esecutivo di Ford e nipote del fondatore – “la maggior parte delle persone si concentra oggi nelle città e crea giganteschi ingorghi. Questo problema ci impedisce di muoverci in libertà, potrebbe costituire una violazione dei diritti umani, abbiamo il dovere di risolverlo”.
Proprio le parole di cui sopra, hanno indotto il colosso americano delle quattro ruote a elaborare e sviluppare una propria auto senza conducente, progettata interamente in casa, senza alcuna alleanza, anche se Bill Ford non ha escluso la possibilità di poter effettuare degli accordi con alcuni big come Apple e Google.
A conferma di ciò, giungono anche le parole di Mark Fields, presidente e CEO di Ford, che ha precisato come la compagnia si stia trasformando da car company a mobility company, “in collaborazione con le città per fronteggiare le esigenze di trasporto attuali e future, è il primo passo importante”. Da più di 100 anni, continua il manager, Ford è parte della comunità, ed ha rappresentato una fonte di fiducia per il trasporto automobilistico.
Bill Ford ha poi aggiunto che “siamo sull’orlo di una seconda rivoluzione della mobilità individuale. Mio nonno fece la prima, contribuì a modificare gli spostamenti. Ora ci troviamo di fronte a un cambiamento ancora più importante, che coinvolge non solo il nostro modo di muoverci ma ribalterà ogni forma di trasporto”.