Le auto elettriche hanno ufficialmente conquistato il settore dell’automotive, suscitando un particolare interesse nelle nuove generazioni di patentati, molto più attenti al tema della sostenibilità e delle alternative green da adottare quotidianamente.
Come ben sappiamo al momento del conseguimento della patente di guida B, i neopatentati sono soggetti a limitazioni di cilindrata e cavalli imposti dalla legge, che vincolano fortemente l’acquisto di un auto.
La crescente vendita delle auto elettriche ha portato alla formulazione di nuovi limiti di potenza appositamente per questa categoria: il Decreto Trasporti 2022 ha di fatto innalzato i limiti di potenza delle auto elettriche per i neopatentati solo per le auto elettriche, tanto da dare accesso a potenti modelli di 4 quote a zero emissioni.
Auto elettriche per neopatentati: cosa è cambiato?
L’articolo 117 del codice della strada sancisce il limite di potenza di un auto elettrica o ibrida che può essere guidata da un neopatentato a 70 kW e un rapporto massimo peso potenza di 55 kW/t. Questa limitazione riguarda l’elettrico e l’ibrido con base diesel o benzina.
Un primo aumento di questi limiti è stato introdotto con la Legge 156/2021, che ne eliminava il limite massimo di kW a patto che l’auto fosse condotta assieme ad una persona di età non superiore ai 65 anni, patentata da più di 10 anni e seduta sul sedile passeggero.
Nel 2022 è stato introdotto un nuovo Decreto Legge che va a tutti gli effetti a modificare l’articolo 117 del codice della strada per incentivare ulteriormente la diffusione dei motori ibridi ed elettrici, ampliando la platea di possibili acquirenti anche ai neopatentati.
Il nuovo limite riguarda il rapporto peso potenza che aumenta da 55 kW/t a 65 kW/t, comprensivi del peso batteria. Successivamente è stato effettivamente rimosso il limite di kW solo per i motori full electric e ibride plug-in.
Potenza omologata delle auto elettriche
Queste nuove limitazioni concedono l’utilizzo da parte di un neopatentato di veri e proprie potenze a quattro ruote con propulsione elettrica e questo è dato dal fatto che la potenza omologata delle vetture elettriche molto spesso non combacia con l’effettiva potenza di picco del mezzo.
Ecco un breve esempio per comprendere nella pratica ciò che è stato appena detto: un suv elettrico con una potenza di picco di 100 kW, ovvero 136 cavalli, risulterà su carta con una potenza omologata di 57 kW per un rapporto di 35,7 kW/t. I calcoli utilizzati da tecnici e case automobilistiche rendono l’auto accessibile ai neopatentati perché sulla carta è al di sotto del limite imposto dalla legge.
Ma come si effettuano questi calcoli e test sulle auto elettriche? Le vetture ibride ed elettriche sono omologate attraverso un apposito test su superficie piana, per un tempo stimato di 30 minuti, in cui viene rilevata la potenza media e non il picco massimo.
Con il limite odierno per i neopatentati è possibile guidare una berlina elettrica come l’ Audi RS e-tron GT perché il suo rapporto peso potenza è di 58,7 kW/t, nonostante la potenza di picco si avvicina ai 646 cv per una potenza omologata di 142 kW. Parliamo di un auto che raggiunge i 100 km/h in appena 3,3 secondi, una vera e propria potenza ad energia pulita.