All’inizio del 2023, sono stati diffusi i risultati di un’analisi relativa al settore del noleggio auto a lungo termine (NLT) condotta dall’Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri (UNRAE) in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). I dati pubblicati prendono in considerazione l’intero anno 2022 e mostrano che il settore NLT è in ottima salute: si è infatti registrata una crescita del 15,8% rispetto all’anno 2021 (in termini assoluti 617.776 contratti contro 533.535); la crescita ha riguardato sia i noleggi sottoscritti dalle aziende (+16,3%) sia quelli stipulati dai privati (+12,8%).
Ad aver avuto la maggiore crescita per quanto riguarda i nuovi contratti sono le aziende (il 67,9% non automotive); il noleggio aziendale lungo termine ha contato infatti ben 526.606 contratti, contro i 91.170 firmati dai privati; in termini percentuali, le quote di mercato relative ad aziende e privati sono rispettivamente dell’85,2% e del 14,8%. Quindi, per quanto il noleggio auto a lungo termine sia una formula di mobilità alla quale i privati guardano con sempre maggiore interesse, è innegabile che siano ancora soprattutto le aziende a trascinare il settore.
Noleggio a lungo termine: perché è scelto soprattutto dalle aziende?
Uno dei motivi per i quali il noleggio a lungo termine è scelto soprattutto dalle aziende è legato al fatto che esse hanno esigenze di mobilità maggiori e diverse rispetto a quelle dei privati: la gran parte delle realtà aziendali, infatti, si trova a dover operare con flotte più o meno numerose. Proprio per questi motivi la formula del noleggio è caratterizzata da una certa flessibilità, permette di gestirle in modo molto efficiente dal punto di vista logistico-amministrativo e dal punto di vista del rinnovo del parco automezzi.
Al di là del fattore flessibilità, i motivi principali che inducono le imprese ad affidarsi a offerte di noleggio aziendale a lungo termine (piuttosto che sul breve periodo) sono di ordine economico: l’acquisto di un autoveicolo comporta, come noto, un certo costo nonché il problema della svalutazione (dopo solo un anno il deprezzamento è di circa il 25-30%), senza contare il risparmio di tempo e denaro legato a tutta la gestione dei mezzi (manutenzioni, gestioni delle assicurazioni, adempimenti fiscali e burocratici di vario tipo ecc.); quest’ultimo è un servizio a carico alla società di noleggio ed è già compreso nel canone mensile. Si deve poi ricordare che nel noleggio aziendale a lungo termine non è prevista una maxi-rata finale e c’è la possibilità di riscattare il mezzo.
Noleggio auto a lungo termine: un settore destinato a crescere
Un dato interessante che va ad aggiungersi a quelli illustrati è relativo al numero di immatricolazioni; secondo il rapporto 2022 stilato dall’Associazione Nazionale Industria Autonoleggio, Sharing mobility e Automotive digital (ANIASA), poco meno di un terzo delle immatricolazioni auto in Italia è da attribuirsi alle società di noleggio, un numero decisamente importante. Il 2022 ha peraltro registrato un decremento del 9,5% di immatricolazioni di auto nuove che è stato compensato proprio dall’aumento delle immatricolazioni di auto a noleggio.
Per quanto riguarda il 2023, le previsioni sono positive; i dati UNRAE relativi al primo trimestre 2023, infatti, parlano di un aumento del 31,9% rispetto al medesimo periodo del 2022; i contratti firmati nei primi tre mesi dell’anno sono stati poco meno di 180.000 e le motorizzazioni più richieste, quelle diesel, confermano la tendenza del 2022. A meno di inversioni di tendenza, attualmente molto improbabili, il 2023 sarà un anno decisamente positivo per il settore dei noleggi auto.
Le motivazioni che spingono imprese e privati ad affidarsi al noleggio a lungo termine sono molte, per le aziende le questioni relative al risparmio ricoprono sicuramente un ruolo in primo piano.