La crisi del mercato auto italiano ha conseguito una tiepida attenuazione nel corso del 2014, quando il numero delle immatricolazioni è leggermente risalito – su base annua – ponendo dunque valide speranze circa uno sviluppo futuro di breve termine. Ma come sta andando il mercato delle principali macro aree commerciali mondiali? Cerchiamo di vederci un pò più chiaro, basandoci sulle statistiche più attendibili.
In Europa, la competizione tra le case automobilistiche per potersi conquistare quote di mercato sempre più significative è più che evidente, con la conseguenza di erodere i margini dei protagonisti. Le immatricolazioni, complessivamente cresciute del 5% nel corso del 2014, dovrebbero poter mantenere la stessa progressione anche nel corso del 2015, garantendo quindi alle aziende continentali una discreta soddisfazione commerciale (difficile pensare che sarà così anche sotto il profilo economico e finanziario).
Negli Stati Uniti la crisi del settore auto è oramai un ricordo. Le vendite sono infatti tornate a un livello precedente alla crisi, e le compagnie a stelle e strisce sono tornate pienamente redditizie. Lo sviluppo del 4% nelle immatricolazioni 2014 dovrebbe essere favorevolmente prolungato anche nel 2015, pur con percentuali più tiepide.
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Per quanto attiene il mercato cinese, le vendite continuano ad essere in forte aumento, sebbene i prezzi siano in previsione di calo per poter mantenere il ritmo di vendita già conseguito. L’incremento del 10% nelle immatricolazioni che è stato sperimentato nel 2014, dovrebbe essere abbandonato nel 2015 in favore di un pur rilevante + 8%.
Per quanto attiene il Giappone, è previsto un calo delle vendite dovuto al’incremento dell’imposta sul valore aggiunto. Dei quattro mercati principali (Europa, Stati Uniti, Cina e – appunto – Giappone), quello nipponico sembra dunque essere l’unico a candidarsi per una chiusura decrescente (-5% nel 2014, – 5% nel 2015).
In ogni caso, anche nel 2015 i quattro mercati di cui sopra avranno un complessivo predominio sullo scenario globale, assorbendo circa i tre quarti di tutte le immatricolazioni previste nel mondo. La produzione prevista di veicoli entro il 2017 dovrebbe infine toccare quota 100 milioni di unità.