Il 2015, sottolineano alcuni dei principali magazine di settore, vedrà un’ulteriore maturazione del business dei crossover. Tant’è vero che tutti i principali produttori hanno in mente almeno 2-3 progetti commerciali in tal senso, cercando quindi di cavalcare un’onda emotiva che nel corso degli ultimi anni ha condotto particolare fortuna nel comparto in questione.
La soluzione del crossover, d’altronde, continua a piacere in misura crescente. Da una parte questi mezzi possono essere utili per gli spostamenti in città e per quelli di ogni giorno; dall’altra parte possono altresì garantire una ampia soddisfazione in tutti coloro i quali desiderano utilizzare il mezzo per spostarsi fuori città, nelle gite anche più avventurose.
E così, il 2015 vedrà finalmente l’approdo di numerosi modelli in parte anticipati. Prenderà dunque vita la nuova Fiat 500X, gemella della Jeep Renegade, e ancora la nuova Audi Q3, che tuttavia dovrà fronteggiare l’agguerrita concorrenza della BMW X1, connazionale che difficilmente lascerà spazio a quote di mercato.
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Non solo: il segmento del crossover vedrà anche la partecipazione debuttante della Mazda CX-3, o ancora della Honda HR-V, o ancora – sempre in ambito giapponese – della nuova Suzuki Vitara.
Per quanto riguarda il segmento più ristretto dei grandi Suv-crossover, i debutti non mancano di certo. Possiamo in merito segnalare la nuova Audi Q7, la Mercedes GLE Coupè, la rinnovata XC90 e la lussuosa Maserati Levante, il cui sbarco sul mercato internazionale potrebbe tuttavia essere ritardato al 2016.
Chi invece di crossover non vuole sentire parlare, ma preferisce lanciarsi sul segmento delle city car, può tenere d’occhio con particolare curiosità la Opel Karl, una macchina sulla quale la compagnia tedesca sembra aver speso talmente tanto impegno da averla “ribattezzata” con il nome del figlio del fondatore. Rivisitazione in vista per la Mazda 2 e per la Audi A1, mentre dalla Corea giungerà la nuova Hyundai i30.
Tra le berline, occhi aperti sulla nuova Jaguar XE, alternativa ai modelli di prestigio dei costruttori tedeschi (come la Audi A4).
L’imbarazzo della scelta sembra dunque riguardare tutti i consumatori italiani ed europei. Ma si avrà a disposizione un portafoglio sufficientemente ampio dal soddisfare le proprie preferenze?