Un emendamento approvato alla commissione attività produttive della Camera abolisce il divieto del tacito rinnovo per le polizze assicurative riguardanti i danni e i rischi accessori per la Rc Auto. Ma che cosa cambia?
Chi ha memoria abbastanza lunga ricorderà probabilmente che fino al 31 dicembre 2012 chi voleva cambiare assicurazione doveva inviare una raccomandata di disdetta entro 15 giorni dalla scadenza della polizza. Una piccola fase burocratica che probabilmente solo pochi consumatori tenevano a mente, e che produceva come conseguenza quella di evitare o procrastinare troppo a lungo il cambio di operatore auto.
Stando ad alcuni analisti – ma non è chiaro se la correlazione sia effettivamente così forte – la cancellazione del tacito rinnovo avrebbe determinato una serie di importanti benefici per le tasche dei consumatori, considerato che negli ultimi quattro anni il premio medio dell’assicurazione auto si è ridotto di circa 80 euro, pari al 18,3% del totale.
Una riduzione, quella di cui sopra, che probabilmente sarebbe continuata e continuerà, anche nei prossimi anni. Ebbene, nonostante tali benefici, oggi si prospetta un pericoloso passo indietro, con l’abolizione del divieto del tacito rinnovo, mediante un emendamento infilato in un ddl che teoricamente dovrebbe andare nel segno opposto, ovvero nel facilitare e favorire la concorrenza al fine di generare vantaggi per i consumatori.
A proposito di consumatori, le associazioni sottolineano come questo provvedimento sia un concreto regalo in favore delle compagnie assicuratrici. Le quali, dal canto loro, difendono le proprie posizioni affermando che i prezzi delle polizze non sono influenzate in misura così significativa dalla presenza o meno del tacito rinnovo.
E voi che ne pensate? Vi piace questa novità? O la ritenete un passo indietro che rischierà di far innalzare ulteriormente i prezzi dei contratti di responsabilità civile auto?