Il settore auto si sta preparando ad attraversare una fase di concreta rivoluzione. Tanto che, sostiene un articolo del Wall Street Journal, probabilmente non esisterà più un settore auto così come lo conosciamo oggi, e tantissimi consumatori non ne vorranno nemmeno più possedere una. In altri termini, a cambiare non saranno solamente le auto, quanto anche la concezione che gli esseri umani avranno delle auto: non più uno status symbol, quanto un peso che bisogna portarsi indietro, e che spesso costringe a ore intrappolati nel traffico.
Proprio per questo motivo, sostiene l’articolo, i produttori starebbero già pensando a nuove forme per poter sostenere le attività del futuro, considerando che sempre meno persone vorranno impegnarsi economicamente a lungo termine per un’auto.
Più nel dettaglio, afferma Aarjav Trivedi, chief executive della ‘Ridecell’, compagnia di San Francisco che si occupa di software per il car sharing, “tra il 2022 e il 2023 la maggioranza dei trasporti nelle grandi città sarà a richiesta, condiviso e probabilmente autonomo”. In tal senso, ha già aperto gli occhi Elon Musk, patron di Tesla, che ha in mente di preparare una rete di proprietari di Tesla disposti a noleggiare le auto private, dando seguito a una sorta di affitto in stile Airbnb, ma su quattro ruote, permettendo al proprietario Tesla di poterla affittare quando non è in uso.
Stando ad alcune ricerca citate dallo stesso giornate, tale “economia dei passeggeri” potrebbe valere fino a 800 miliardi di dollari entro il 2035, e fino a 7 mila miliardi di dollari entro il 2050. Insomma, numeri che – a ben vedere – sembrano ben spiegare per quali motivi alcune società come Apple, Amazon e Samsung stanno già esplorando questo comparto, proponendo piani tutt’altro che risibili…