Siete degli appassionati di viaggio in auto? Amate percorrere migliaia di chilometri in compagnia della vostra quattro ruote preferita? Ebbene, presto – ma non troppo presto, a quanto pare! – sarà possibile ampliare a dismisura la propria gamma di viaggi a bordo del veicolo di famiglia. Perché, se le indiscrezioni (e non solo) dovessero divenire realtà, potreste addirittura programmare un bel viaggetto da Roma, o da qualsiasi altra parte d’Italia, isole escluse, verso gli Stati Uniti, il Canada, il Messico, e ancora oltre.
Per quanto ovvio, la possibilità non vi verrà fornita da un avveniristico passaggio sull’Atlantico, quanto da un più realizzabile passaggio sul Pacifico, in orbita russa. A compiere l’utopistico progetto potrebbe essere il Trans-Eurasian Belt Development che – stando a quanto riporta il quotidiano The Siberian Times avrebbe alle spalle alcune delle società di principale riferimento infrastrutturale in Russia. Quanto basta per poter solleticare le menti fantascientifiche dei guidatori di auto, che già si immaginano pianificare un lunghissimo viaggio verso la Russia e, di qui, verso l’Alaska e la lunga discesa che li potrebbe condurre praticamente ovunque.
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Ma è davvero così? Secondo il quotidiano, il presidente di Russian Railways, Vladimir Yakunin, avrebbe già presentato il progetto durante un incontro accademico, sostenendo che sarebbe possibile cercare di collegare via strada la Russia all’Alaska attraverso lo stretto di Bering che, nella sua parte più “stretta” (il virgolettato è d’obbligo) misura comunque più di 80 km.
È ancora ignota la modalità di collegamento tra le due sponde. Non è pertanto detto che, al posto di un (forse) più tollerabile tunnel sottomarino, possa essere realizzato addirittura un progetto ancora più avveniristico. Quel che sembra certo è che le società dietro al progetto stanno ancora cercando di reperire l’interesse necessario per poter reperire il budget utile per la costruzione di questa infrastruttura da record.
Nell’attesa, non ci resta che accontentarci di viaggi forse meno lunghi, ma identicamente emozionanti.