Di scandalo diesel nel settore automotive si parla un po’ di meno nelle ultime settimane, ma questo non significa che i grandi gruppi delle quattro ruote globali non stiano facendo i conti con i riflessi negativi di tale flop.
In particolar modo, stando a quanto afferma il il Chief Financial Officer della stessa compagnia, Frank Witter, al settimanale tedesco Boersen-Zeitung, il Gruppo Volkswagen dovrà subire costi legati allo scandalo dei raggiri diesel per circa 5,5 miliardi di euro nel 2018 e per circa 2 miliardi di euro nel 2019.
Ricordiamo come dal 2015 ad oggi il gruppo automobilistico tedesco abbia pagato più di 27 miliardi di euro per risolvere le cause con gli investitori e con i consumatori, così come le multe e le risoluzioni legate ai problemi di livelli eccessivi di emissioni delle sue auto diesel. Nel 2020 il Gruppo Volkswagen vedrà costi per circa 1 miliardo di euro legati proprio al problema delle emissioni, ha precisato ancora Witter al quotidiano.
Il top manager ha poi precisato che Volkswagen si sta attenendo ai propri piani per la quotazione della sua divisione dei camion nel 2019 e che continua a vedere un buon potenziale di crescita in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo.
Insomma, anche se mediaticamente sembra avere minore incidenza rispetto a quanto non fosse accaduto non troppo tempo fa, lo scandalo diesel si sta facendo ancora sentire sui bilanci delle compagnie auto europee, e non solo. A questo punto non ci rimane che attendere ancora qualche settimana, quando saranno disponibili i primi dati non consuntivi sul 2018: con tali informazioni riusciremo a comprendere quale sia stato l’effettivo impatto del flop delle emissioni diesel inquinanti nel settore dell’automotive internazionale e, in particolar modo, su quello delle principali e singole compagnie auto interessate dal fenomeno.