Coinvolta in uno dei più grandi scandali dell’industri automotive, Volkswagen sta studiando nuove mosse per il rilancio del gruppo nel 2016. Ad affermarlo è Matthias Mueller, amministratore delegato di Volkswagen, durante un incontro nella storica fabbrica di Wolfsburg con dipendenti, dirigenti, rappresentanti sindacali e politici locali, organizzato per rivolgere un appello a tutte le componenti aziendali per supportare una rapida uscita dalla crisi che ha colpito il marchio tedesco.
“Nonostante i diversi punti di vista, che le persone ovviamente hanno all’interno di una società, sappiamo che possiamo agire solo insieme” – ha aggiunto Mueller, incoraggiando dunque i dipendenti a valutare la trasformazione in atto non come una minaccia ma come un’opportunità – “Insieme dobbiamo apportare le modifiche necessarie per salvaguardare il futuro di Volkswagen”. Visione concorde è stata presentata da Bernd Osterloh, presidente del consiglio di fabbrica: “Siamo assolutamente d’accordo, siamo determinati a portare di nuovo Volkswagen sulla strada del successo”. E così si è espresso anche Herbert Diess, numero uno del consiglio di gestione della casa tedesca: “È nostro compito e responsabilità comune guidare in modo sicuro Volkswagen nella nuova era della mobilità”.
Tra le altre dichiarazioni di nota, si registra anche quella di Stephan Weil, primo ministro della Bassa Sassonia, che ha ribadito il pieno sostegno del Land all’operato del nuovo management: “La Bassa Sassonia ha da decenni uno stretto legame con Volkswagen. Lo Stato continua a sostenere Volkswagen e i suoi dipendenti nella buona e nella cattiva sorte. Non vi è alcun motivo per apportare modifiche agli stretti legami tra lo Stato e i dipendenti di Volkswagen2.
Infine, Osterloh ha ribadito la piena collaborazione tra consiglio di gestione e consiglio di fabbrica per chiarire e superare la questione Dieselgate. “Siamo ben consapevoli che questo è ciò che i nostri clienti, i nostri dipendenti, i nostri azionisti, i politici e l’opinione pubblica si aspettano ed è giusto sia così” – ha dichiarato il massimo rappresentante sindacale del gruppo, garantendo un “chiarimento implacabile”.