L’Ania, Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, ha pubblicato un interessante aggiornamento nel quale cerca di monitorare puntualmente l’andamento del prezzo medio delle polizze rc auto, alla fine del mese di settembre 2014, sulla base di un’indagine campionaria al quale ha partecipato l’85% delle imprese operanti nel ramo, in termini di raccolta premi.
In dettaglio, l’Ania ricorda come a settembre 2014 sono stati oggetto di indagine più di 2,3 milioni di contratti per un incasso premi pari a 931 milioni di euro, come oltre il 75% dei contratti ha riguardato il settore della autovetture, il 7,5% quello dei motocicli e poco più del 3% quello dei ciclomotori.
Per quanto concerne il totale dei contratti, l’Ania sottolinea come il prezzo medio della copertura prima delle tasse a settembre 2014 era pari a 401 euro, a fronte di 428 nel settembre 2013 e di 448 nel settembre 2012. Ne consegue che la riduzione osservata nei due anni terminati lo scorso settembre è stata pari a 47 euro, pari al 10,5%.
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La riduzione tra settembre 2013 e settembre 2014 è stata pari al 6,2%, con un premio medio delle autovetture che ha registrato una diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2013, mentre per i motoveicoli la riduzione è stata del 3,7% e per i ciclomotori del 3,0%.
Al fine di stimare l’effetto complessivo sulla spesa degli assicurati, concludeva poi l’annotazione dell’Ania, si è tenuto conto che le imposte (15,6%) e il contributo al SSN (10,5%) pesano mediamente nel 2014 per il 26,1% del premio (in linea con il 2013). Tra settembre 2013 e settembre 2014 il prezzo medio della copertura dopo le tasse è sceso quindi da circa 539 a 506 euro. “La diminuzione” – affermava infine l’associazione – “è stata pari a circa 33 euro a veicolo; tenuto conto che i contratti di assicurazione r.c. auto sono circa 40,5 milioni, questo calo determinerebbe, qualora si applicasse all’intero portafoglio, una riduzione dei premi pagati (inclusivi delle imposte) di oltre 1,3 miliardi. I risultati dell’analisi confermano e precisano la tendenza già osservata con i dati ISTAT che segnalano a settembre 2014 una riduzione delle tariffe – ossia dei prezzi di listino – di quasi il 3%”.