All’Ecomondo 2014 di Rimini, la nota fiera dell’Ecologia, il comparto delle quattro ruote ha avuto un ruolo di rilievo. E, aggiungiamo noi, non avrebbe potuto essere altrimenti, visto e considerato il crescente interesse intorno alle soluzioni verdi per le quattro ruote.
E così, H2R ha ospitato le novità tecnologicamente più avanzate di otto compagnie auto, tra i massimi leader mondiali: Bmw, Fiat, Ford, Hyundai, Lexus, Porsche, Toyota, Volkswagen. Le società hanno mostrato ai 100 mila visitatori dell’evento italiano alcune delle soluzioni più tecnologicamente all’avanguardia, spaziando dalle vetture alimentate con l’idrogeno ai modelli elettrici, e ancora dagli ibridi plug-in al metano. Come se non bastasse, ai visitatori sono stati offerti esclusivi test di guida, utili per solleticare ancor di più l’attenzione nei confronti di un business crescente.
L’impressione avuta a margine della partecipazione all’Ecomondo e, in particolar modo, all’area dedicata alle quattro ruote green, è che la presa di coscienza da parte dei potenziali fruitori dei mezzi sia sempre più elevata, e che pertanto nel corso dei prossimi anni il settore possa conoscere una vera e propria rivoluzione. Oltre a quanto sopra, d’altronde, l’evento riminese è stata occasione utile per poter confrontare posizioni di diversa tendenza nel segmento.
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“Dai risultati di un’indagine condotta per H2R dal mensile InterAutoNews sono emerse alcune importanti tendenze dei concessionari di case auto interpellati” – sottolineava La Repubblica, a commento della conclusione dell’evento – “la possibilità, proprio grazie all’ecomobilità, di incrementare il proprio fatturato annuo del 10 per cento, poi la preoccupazione, espressa dal 50 cento degli interpellati, di vedersi portare via vendite dalla crescente diffusione del car sharing e infine una larghissima maggioranza (oltre l’87 per cento) di favorevoli a un sistema di tassazione per il bollo basato sui valori ecologici dei motori delle vetture acquistate, nell’ottica di un necessario rinnovo del parco circolante italiano, caratterizzato dal 47 per cento di vetture con più di 10 anni di età, e parliamo di oltre 17 milioni di vetture”.
Insomma, una nuova breccia si è oramai aperta nel comparto del business delle quattro ruote ecologiche. E, considerando le parti in causa e gli investimenti in gioco, questa volta tutte le pedine sembrano essere schierate correttamente. O quasi.