Stando a quanto sta emergendo nel corso degli ultimi mesi, una delle nuove frontiere delle auto elettriche è la possibilità di ricaricare le batterie senza avvalersi del tradizionale cavo. Ne è conferma il fatto che a Saragozza, in Spagna, i ricercatori hanno avuto modo di installare una stazione che ricarica veicoli elettrici, con un sistema wireless: come intuibile, il funzionamento non ha cavi, e consente di fare il “pieno” semplicemente parcheggiando la macchina sopra a una piastra ricaricante.
Come confermato dagli ingegneri della Endesa che si stanno occupando di questa interessante sperimentazione, la tecnologia a induzione funziona attraverso due piastre. La prima, sotterrata, riceve l’energia dalla rete elettrica e funziona come una sorta di piastra “ricaricante”. La seconda, che si trova sotto il veicolo, che funge da batteria. Pertanto, quando il veicolo si trova sopra la stazione, si stabilisce una connessione tra le due piastre, con quella sotterrata che trasferisce l’elettricità al veicolo. Attraverso simili caratteristiche, il sistema può caricare batterie di automobili, furgoni, autobus.
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Numerosi sono i vantaggi che sarebbe possibile conseguire attraverso questo genere di sistema di ricarica. Tra i principali, la maggiore sicurezza, funzionalità, protezione dagli atti vandalici e estetica. Si aggiunga inoltre che, come individuato dagli studiosi, lo sviluppo sarebbe a buon punto, e già oggi si è in grado di sfruttare tutto il potenziale disponibile. L’unico aspetto che sembra essere migliorabile è rappresentato dalle piastre, per le quali si attendono ancora delle aziende interessate a svilupparle: si tratta infatti di elementi molto innovativi che potrebbero non essere ottimizzati dalle società attualmente presenti sul mercato.
Risolto sembra invece essere il problema del corretto posizionamento del veicolo sopra la stazione, grazie alla predisposizione di un nuovo sistema di supporto che è basato sulla telecamera e sulla identificazione a radiofrequenza. Alcuni altri aspetti da migliorare sono invece l’incremento del potenziale della stazione ricaricante e l’interoperabilità.
Altra grande sfida è infine quella di sviluppare una tecnologia dinamica e non statica, che possa per esempio consentire di ricaricare un veicolo quando questo è in movimento sulla strada.