Secondo quanto affermano gli ultimi dati disponibili sul mercato italiano, le auto che sono prive di un regolare contratto Rc auto sarebbero quasi 4 milioni. Auto “fantasma” – visto e considerato che ufficialmente non risulterebbero in circolazione – che costituiscono un concreto e reale pericolo. Un pericolo che, in estrema sintesi, pesa per quasi il 9% di tutto il parco circolante del BelPaese che, almeno sotto tale profilo, non è più così “bel”.
Stando alle statistiche diffuse dall’Ania, l’associazione delle assicurazioni italiane, in un solo anno le persone che non hanno rinnovato il tagliando Rc auto sono cresciute di 400 mila unità. Su base territoriale, al Sud le vetture prive di Rc auto sono oltre una su dieci (il 13,5%), con un’incidenza rilevante – ma minore – al Centro (8,5%) e soprattutto al Nord (6,2%).
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Naturalmente, oltre che un pericolo in caso di sinistro, la situazione è una grave perdita anche per le società assicurative e per l’intero sistema di tutela, mettendo a serio repentaglio i risarcimenti di chi è coinvolto negli incidenti non coperti. Per poter ridurre drasticamente il fenomeno, il presidente dell’associazione, Aldo Minucci, ha proposto di spingere sui pedali della dematerializzazione del contrassegno assicurativo e delle altre innovazioni tecnologiche che potrebbero arginare il contesto.
Ancora, l’Ania ricorda che per quanto concerne le tariffe, nel corso del 2014 i costi dei premi delle assicurazioni auto sono scesi del 7%, e gli italiani hanno dunque risparmiato complessivamente 1,3 miliardi di euro, spendendo in media 475 euro per veicolo, 40 in meno rispetto al 2014. La tendenza è stata registrata – precisa l’Ania – anche nel corso dei primi mesi del 2015, permettendo dunque ai premi delle polizze assicurative italiane di avvicinarsi a quelle riscontrate in Paese più virtuosi come la Germania o il Regno Unito, per quanto il divario sui costi medi dei premi sia ancora piuttosto rilevante (circa 180 euro).
A marzo 2015 – ultimo dato disponibile dall’Ania – il prezzo medio della copertura assicurativa sarebbe calato ancora del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una media di 382 euro.