Dopo Samsung e Apple, anche Sony sembra essere giunta alla decisione di investire in modo significativo sulle auto senza pilota. Un settore che, in evidenza, sembra attrarre un crescente numero di stakeholders e, probabilmente, sarà anche un comparto nel quale le principali corporate tecnologiche asiatiche e americane finiranno con lo scontrarsi.
A conferma di quanto sopra, Sony ha appena scelto di investire circa 850 mila dollari per acquisire il 2% della ZMP, una start up giapponesi che da un pò di tempo si occupa di macchine robot. Certo, non si tratta sicuramente di un investimento particolarmente importante – se confrontato con gli impieghi milionari già sperimentati da altre big corporate – ma comune un segnale particolarmente importante e, presumibilmente, uno step intermedio per sviluppare una nuova auto che può guidarsi da sola con a bordo sistemi di sicurezza e di tecnologia sempre più sofisticati.
Bisogna solamente comprendere quanto sia sostanziale l’interesse di Sony. Ovvero, bisognerà comprenderà se la mossa di Sony è veramente la scelta di intraprendere un percorso di crescita corposo nel settore, o se sia semplicemente una risposta al fatto che tutte le principali società tecnologiche stiano guardando al settore automotive con crescente apprezzamento.
Leggi anche: Auto Apple pronta entro il 2020?
A nostro giudizio, è presumibile che Sony stia veramente cercando di conquistarsi il proprio spazio da precursore nel comparto, facendosi tuttavia trovare pronto non tanto nella lunga strada che conduce alla realizzazione di un’auto a guida autonoma (obiettivo che invece potrebbe essere conseguito da Samsung e da Apple), quanto tra i principali fornitori nel campo dei sensori automobilistici.
Insomma, a ben vedere il settore delle telecamere per auto potrebbe essere il vero fulcro del successo delle auto senza pilota e, pertanto, Sony potrebbe rivelarsi quale fondamentale partner delle principali società che desiderano sviluppare il prodotto finito. Per gli analisti, il mercato delle telecamere per auto entro il 2020 potrebbe già superare le 100 milioni di unità vendute e, pertanto, la domanda per i sensori di immagine destinati agli abitacoli potrebbe aumentare in modo vertiginoso.
Sarà veramente così? Non rimane che attendere qualche mese per attendere conferme e smentite.