Il settore delle auto ha subito una brusca frenata nel 2022 e ci riferiamo ad un forte rallentamento nelle vendite sia di auto nuove che di veicoli usati. Complici anche il caro vita, la scarsa reperibilità di materiali per la produzione dei nuovi veicoli e tanti altri fattori esterni, i numeri parlano chiaro: una grande percentuale di popolazione non può permettersi l’acquisto di un’automobile.
La brusca frenata del settore ha portato molti venditori a rivedere le proprie strategie di vendita e di acquisizione dei nuovi veicoli, molto spesso importati dall’estero a causa della mancanza di disponibilità da parte della casa produttrice.
Tante sono le persone che si sono trovate di fronte a prezzi dell’usato che si avvicinavano a quelli di una Km0 e queste ultime a quelli del nuovo, rivoluzionando ancora una volta l’intero mercato.
Mercato usato auto: in Italia -10,2% nel 2022
I dati raccolti dagli esperti di quattro ruote mostrano chiaramente la diminuzione di interesse nei confronti dell’usato, le vendite infatti segnano un calo pari al 10,2% nel 2022 con una tendenza che si conferma anche nei primi mesi del 2023.
I dati dell’ACI registrano anche un calo delle nuove immatricolazioni relative, appunto, le nuove automobili con un -9,7%. Diminuiscono anche i passaggi di proprietà con un -300mila protocolli avviati rispetto al 2021, tuttavia il numero di passaggi delle auto usate risulta essere maggiore rispetto al passaggio delle auto nuove.
Andando ad analizzare solo dicembre dell’anno 2022, l’unico mese che ha visto una leggera risalita del mercato, i dati segnano una diminuzione delle vendite rispetto al 2021 pari al -4,1%. Nei primi mesi del 2023, invece, la differenza tra auto nuove e usate è del 100%, ovvero sono state vendute 200 auto usate per 100 auto nuove.
Sempre nel 2022, per i commercianti e gli autosaloni la contrazione dei trasferimenti di autovetture al lordo delle mini volture ha subito una variazione giornaliera dell’8,8%, con 403.986 formalità contro le 408.415 di dicembre 2021.
Vendita delle auto usate 2022 in base alla motorizzazione
Ragionando solo a livello di carburante e quindi di motorizzazioni, per l’usato primeggiano ancora i motori termici diesel e benzina con una leggera impennata sulle quote dell’ibrido con motori a benzina.
Nei mini passaggi, ovvero il trasferimento di proprietà che i venditori fanno per acquistare i mezzi, regna ancora il diesel che segna comunque un calo rispetto al 2021 ma non così basso, per le ibride su base benzina c’è sempre una diminuzione di passaggi ma non così elevata.
Questi numeri che segnano inevitabilmente una discesa nelle vendite dipendono da molti fattori: come detto in precedenza la situazione nell’est Europa non ha aiutato anzi, se poi pensiamo che tutti i mercati stanno ancora pagando gli strascichi del periodo del 2020 non ci si poteva aspettare un dato roseo.
Le motivazioni non si fermano lì, perché il calo delle auto nuove può aver subito un calo anche per la mancanza di chip elettronici e componenti varie che hanno portato gli acquirenti ad attendere anche un anno per ricevere il proprio mezzo, mentre nell’usato a causa proprio di queste attese i prezzi sono aumentati notevolmente impedendo a molti di acquistare anche una semplice auto di seconda mano ad un costo inferiore ai 10.000 euro.