L’Ivass, Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, ha avviato un’indagine sul settore auto al fine di comprendere se le vendite delle auto nuove in “abbinamento gratuito” all’RC auto, siano o meno costituenti delle pratiche ingannevoli, come segnalato da alcune associazioni dei consumatori. Il rischio sostanziale è che, in altri termini, attirati dalla gratuità per il primo anno, gli automobilisti finiscano con il sottoscrivere un prodotto dagli elevati costi negli anni successivi.
Per tale motivo la stessa Ivass ha diffuso un comunicato in cui avverte i consumatori dei rischi legati alla pratica, recentemente molto utilizzata da alcune compagnie assicurative, particolarmente propense a “regalare” per un anno l’Rc auto a chi acquista un’auto nuova. Ma a quale prezzo?
L’Ivass ricorda che se la polizza concessa gratuitamente è “a libro matricola” o con franchigia, una persona assicurata da più anni con la formula tradizionale del Bonus Malus, dopo anni di buona condotta e conseguente miglioramento della propria classe, potrebbe perdere la storia assicurativa pregressa per il solo fatto di aver accettato la polizza gratuita. Da ciò ne deriva che, se il consumatore alla fine del periodo di gratuità desidera rientrare all’interno del sistema Bonus Malus, dovrà sborsare un premio assicurativo che è ponderato alla propria classe di ingresso (14 o 18). Pertanto, dopo l’anno di gratuità l’automobilista si troverà a pagare un premio molto più elevato rispetto a quello che avrebbe pagato rifiutando l’offerta della gratuità della polizza, e prosecuzione conseguente della propria assicurazione.
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In aggiunta a quanto sopra l’Ivass ricorda come la promozione sia in grado di annullare i benefici della legge Bersani per i neopatentati che hanno il diritto di beneficiare della classe di merito di un familiare (come ad esempio il padre), ma solamente se al momento in cui acquistano l’auto, stipulano il primo contratto come proprietari. Di conseguenza, al termine del periodo di copertura gratuita, il ragazzo si troverà a dover “assicurare una seconda volta” la macchina già di sua proprietà, perdendo quindi l’agevolazione che veniva originariamente riservata ai nuovi acquisti di veicoli di nuova immatricolazione o voltura, e prima assicurazione.