Sono tante le domande che gran parte degli automobilisti si pongono quando possiedono un auto con cambio automatico e quelle più gettonate riguardo proprio la manutenzione del cambio automatico: come funziona? Quando va fatta? È importante farla?
Negli anni passati la maggioranza dei veicoli preferiti dagli italiani era a trasmissione manuale, mentre da alcuni anni si predilige la comodità del cambio automatico e sul mercato sono aumentate le case automobilistiche che hanno implementato questa tipologia di cambio all’interno delle auto, una crescita avvenuta anche grazie all’avvento delle auto elettriche.
La preferenza per la trasmissione AT da parte degli automobilisti avviene in particolar modo nel traffico urbano dove i cambi di marcia sono più frequenti, per questo motivo sono molto comuni le auto di piccola cilindrata con cambio automatico.
La manutenzione del cambio AT
Prendersi cura del cambio AT è di fondamentale importanza, proprio come tutte le altre manutenzioni ordinarie dell’auto, infatti anche in questo caso è bene cambiare l’olio del cambio periodicamente secondo il chilometraggio consigliato dalla casa madre.
Questo perché con il passare del tempo e dei km, l’olio tende a subire un cambiamento di fluidità e potrebbe compromettere il regolare utilizzo e come se non bastasse trattiene e fa circolare i detriti creati dall’attrito dei vari ingranaggi.
Ma quindi è vero che il cambio automatico ha vita breve? No se si eseguono le manutenzioni previste il cambio accompagnerà l’intera vita dell’auto, viceversa se non si esegue nessuna manutenzione c’è il rischio di avere grandi e costosi problemi, cosa che accade anche con i motori se trasandati.
Quando effettuare il controllo del cambio automatico
Come detto in precedenza la manutenzione va fatta secondo le linee guida di km della casa madre, ma alle volte è necessario intervenire in anticipo e i segnali di questo anticipo ci vengono dati proprio dal mezzo.
I segnali sono facilmente individuabili mentre si percorre un determinato tratto di strada, ad esempio in salita si può notare che il cambio fa fatica a ridurre il rapporto generando una perdita di potenza, un maggior numero di giri motore e un aumento di consumi del carburante, oltre a questo si può verificare anche una difficoltà di innesto di rapporti su strada dritta e pianeggiante.
Sostituzione dell’olio e lavaggio
Per sostituire l’olio del cambio è necessario rivolgersi a officine specializzate perché il tipo di olio e gli interventi necessari possono differire da cambio a cambio.
Molte volte non basta la semplice sostituzione dell’olio ma è necessario effettuare un lavaggio sul cambio tramite apposito macchinario per eliminare i detriti da frizione.
Il lavaggio è necessario al fine di rimuovere questi detriti che vanno ad accumularsi in parti sensibili dell’auto come nella coppa dell’olio, convertitore di coppia e nel circuito idraulico. Questo passaggio è estremamente importante perché il macchinario fa in modo che l’olio esausto e quello nuovo non entrino in contatto nella trasmissione.
L’operazione di lavaggio e sostituzione lubrificante va effettuata con intervalli di 70 o 90 mila chilometri, anche se i tecnici specializzati consigliano sempre di anticipare il tutto tra 50 e 70 mila chilometri, specie se si utilizza l’auto su tratte urbane, in ogni caso bisogna sempre far riferimento agli intervalli di chilometraggio consigliati dalla casa madre.
Il costo dell’operazione non è economica ma sicuramente molto meno dispendiosa di una revisione del cambio, infatti per un lavaggio e sostituzione olio il costo può oscillare tra le 500 e le 900 euro in media.
Se non si seguono le linee guida si possono ottenere pessime sensazioni alla guida che se ignorate portano alla rottura del cambio, cosa che è molto costosa e in alcuni casi, se si ha un veicolo più vecchiotto, può eguagliare il valore dell’auto.