Molti di voi, in più e svariate occasioni, avranno sentito parlare del fermo amministrativo auto e delle cavillose ripercussioni che tale procedura può comportare per l’automobilista coinvolto.
A tal proposito, per chi ancora non avesse le idee ben chiare, provvederemo in questo articolo a descrivere il fermo amministrativo auto, diremo in cosa esso consista esattamente, da chi viene ordinato e cosa si possa fare in caso l’eventualità abbia finito per verificarsi.
Detto ciò, se siete interessati all’argomento, continuate a leggere quanto segue e potrete saperne qualche cosa in più.
Che cos’è il fermo amministrativo auto e da chi viene ordinato
Con la definizione di fermo amministrativo auto si intende quell’apposito atto mediante il quale un bene mobile iscritto viene bloccato (la cosa avviene tramite i concessionari della riscossione chiamati a far le veci di enti ed amministrazioni).
Nello specifico, esso viene ordinato qualora l’automobilista sia debitore di un determinato credito, multa non pagata e quanto altro. Lo scopo del fermo amministrativo auto, del resto, è proprio la riscossione di quanto dovuto.
(tra le fonti: www.aci.it)
Cosa fare in caso di fermo amministrativo auto
In proposito, non abbiamo dubbi: il fermo amministrativo auto è un provvedimento che, alle orecchie dell’automobilista coinvolto, ha un suono spiacevole e senz’altro temibile.
Nonostante ciò, la situazione in cui si è capitati può esser quanto prima risolta e, a tal proposito, vi forniamo qualche indicazione in merito a cosa fare e a come procedere.
Nello specifico, l’automobilista che fosse incappato in un fermo amministrativo auto (e non avesse dunque provveduto a regolarizzare la sua morosità nei tempi concessi) deve provvedere a pagare quanto previsto dalla nuova situazione. Una volta che la posizione sarà stata regolarizzata, seguiranno alcune procedure volte ad informare l’utente che il fermo è stato revocato. In ultimo, egli dovrà recarsi al Pra, esibire la documentazione richiesta e richiedere la cancellazione dell’atto.