Secondo quanto afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “per mantenere invariato il parco auto italiano, per consistenza ed anzianità, servirebbero almeno 1.830.000 immatricolazioni all’anno. Il 2014 si chiuderà con 1.355.000 consegne, dunque la crescita del 5% registrata a novembre, con 107.965 autovetture immatricolate, non è soddisfacente”. Un modo come un altro per ricordare che, se pur a novembre si è finalmente verificata una ripresa, il tiepido rimbalzo del penultimo mese dell’anno non è di per sé sufficiente per cancellare il grigiore dell’intero esercizio, in cui il totale delle consegne da inizio d’anno è stato condotto a 1.267.517, con un progresso del 4,3% rispetto ai primi 11 mesi del 2013.
In aggiunta a quanto sopra, l’incremento di novembre è inferiore a quello di ottobre (9,2%), ma comunque superiore alla crescita media dei primi 11 mesi, con un segnale che Quagliano ricorda essere “moderatamente positivo, che è coerente con altre indicazioni dello stesso segno emerse negli ultimi tempi”.
E nel 2015? Gli occhi del Centro Studi sono ora orientati verso il prossimo esercizio, nel quale dovrebbe manifestarsi una moderata accelerazione della ripresa delle immatricolazioni registrata nell’ultima parte dell’anno, pur senza particolari clamori. “Senza soverchie illusioni, perché l’eventuale crescita del Pil dello 0,5% sarebbe decisamente modesta rispetto al crollo del Pil in questi ultimi anni, così come la ripresa delle consegne è molto lontana dal bilanciare il crollo del 45,7% delle immatricolazioni rispetto ai livelli pre-crisi” – citava il magazine Motori24 de Il Sole 24 Ore.
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Ad ogni modo, in attesa di comprendere cosa avverrà il prossimo anno, per i principali brand auto è ancora tempo di bilanci, con Fiat che può portare in incremento le proprie consegne di novembre del 2,57% (pertanto medio della media di mercato). Nel gruppo FCA guidato da Sergio Marchionne bene solamente Jeep, in aumento del 245% ma con numeri assoluti evidentemente limitati. Cresce dell’11,25% Ford, mentre frena del 9,82% Volkswagen. Ottimo l’andamento di Renault, + 39,06% e di Opel, + 14,6%. In calo Peugeot, – 1,95% e soprattutto Citroen, – 14,70%. Toyota cresce del 10,70%.