Secondo quanto elaborato dai consulenti di Frost & Sullivan nel proprio ultimo report relativo all’interno panorama mondiale, entro la fine dell’anno il mercato delle auto elettriche dovrebbe poter contare su un numero di veicoli pari ad almeno mezzo milione di unità. Il segmento dovrebbe inoltre crescere ulteriormente nel corso dei prossimi 5 anni, fino a toccare quota 10 milioni di pezzi entro il 2020, grazie al segmento delle auto a idrogeno.
“I costruttori di automobili non sono solo sotto pressione per realizzare auto eco-sostenibili, ma hanno anche la necessità di trovare il giusto mix di tecnologie e di alimentazioni per abbassare il valore medio delle emissioni della propria gamma” – ha commentato in relazione a tali dati Anjan Hemanth Kumar, che di Forst & Sullivan è Program Manager – “il downsizing, l’utilizzo del turbo, la disattivazione dei cilindri e l’iniezione diretta sono tutte tecnologie utili, ma trovare la giusta combinazione rimane difficile. Dall’altro lato, l’elettrificazione è un trend inarrestabile, che va dai sistemi micro ibridi (come il recupero dell’energia in frenata) alle celle a combustibile”.
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Nella sua ultima analisi, società di consulenza ha poi dichiarato che l’apporto dei modelli Fuel Cell alimentati a idrogeno sarà fondamentale, e verrà trainato dalle compagnie automobilistiche asiatiche, che stanno lavorando alacremente per poter risultare pienamente competitive rispetto ai veicoli tradizionali e rispetto alle proposte elaborate dalle società occidentali.
Ne conseguirà una forte crescita soprattutto nel corso degli ultimi anni, per poi arrivare al macro step del 2020, quando il numero di vetture dovrebbe toccare quota 10 milioni di unità annue. Per quanto invece attiene il 2015, non si potrà che accontentarsi del pur considerevole numero di 480 mila mezzi a trazione elettrica, con l’Europa e la Cina in crescita maggiore rispetto agli altri mercati.
Come intuibile, buona parte delle motivazioni dietro il rilancio del comparto elettrico non potrà che essere ascritto anche alla possibilità di poter godere di specifici incentivi. Non si può dunque che attendere nuove strategie di supporto al settore, che dovrebbero poter essere pianificate con orizzonte temporale pari al prossimo quinquennio.