Il presidente di FCA, il gruppo italo-americano creato dall’unione tra Fiat e Chrysler, John Elkann, ha affermato che in tutto il 2015 il proprio gruppo produrrà più di 900 mila vetture, e che nel prossimo anno l’obiettivo è quello di superare quota un milione di unità. Un obiettivo che John Elkann ha altresì precisato di poter superare ampiamente, pur senza arrivare a individuare con termini certi il raggiungimento di un target quantitativo. L’annuncio è avvenuto durante una cerimonia in memoria del bisnonno di John Elkann, Filippo Caracciolo di Castagneto, alla sede romana dell’Aci.
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John Elkann si è poi espresso su altri argomenti e, in particolar modo, su quanto accaduto a Volkswagen. Non prima di aver poi ricordato di essere particolarmente felice che FCA sia tra le società del mondo maggiormente rispettose dell’ambiente, con un chiaro cenno introduttivo a quel che è accaduto alla compagnia tedesca. Proprio su Volkswagen Elkann ha preferito non commentare quanto accaduto al concorrente, precisando tuttavia che il fatto è “molto grave”, e rimandando ulteriori commenti a “cosa diranno le indagini”. Tornando a casa propria, Elkann ha altresì ricordato che il risultato di FCA è stato riconosciuto dal Premio Dow Jones su Sustainability Index assegnato quest’anno.
La stampa ha poi sollecitato il top manager FCA ad esprimersi in termini meno criptici su quanto accaduto a Volkswagen. Elkann è stato comunque abbastanza sintetico, ribadendo che quanto accaduto a Volkswagen si conoscerà meglio nei dettagli, e di preferire non commentare quanto accade ai concorrenti. Non si tratta dunque di un problema dell’industria – ha poi ricordato Elkann citando le valutazioni già ben espresse dall’Acea – ma un problema specifico della società.
Il numero uno del gruppo FCA ha infine ricordato che in questi giorni vedere il Papa negli Stati Uniti con la Fiat 500L ha rappresentato un motivo di grandissimo orgoglio personale e professionale.