Molte persone ritengono che i prossimi mesi saranno un buon momento per comprare una nuova auto. Ma siamo certi che sarà realmente così? In realtà, a meno che non vi muoviate rapidamente e non approfittiate dei rivenditori e dei produttori che cercano di sgombrare i propri magazzini, nel medio termine le condizioni potrebbero essere meno favorevoli.
Diverse case produttrici hanno infatti condiviso con i concessionari che l’obiettivo è quello di migliorare la redditività riducendo i margini di contrattazione. E questa politica dovrebbe durare per la maggior parte di quest’anno.
Tuttavia, è possibile che la situazione cambierà man mano che le fabbriche torneranno a pieno regime, soprattutto se la domanda dei consumatori rimarrà bassa. A quel punto, di solito inizierà una contrattazione più vivace, e l’evidenza dell’ultima recessione è che ci saranno occasioni d’affari, soprattutto tra i marchi premium, che sono cadute in disgrazia nel 2008, quando i compratori si sono concentrati su modelli più orientati ai costi del mainstream.
Si tenga anche conto che quando le vendite di auto nuove vacillano, le vendite di auto usate di solito fanno boom e… ci si aspetta che ciò sia particolarmente vero per i prossimi 12-18 mesi, quando lo shock economico si farà sentire.
La tendenza sarà guidata non solo dal desiderio dei consumatori di risparmiare, ma anche perché non ci saranno praticamente tempi di attesa (gli ordini di auto nuove con 12 settimane di vantaggio sono più o meno raddoppiati a causa della chiusura delle fabbriche) e perché i rivenditori (inizialmente, almeno inizialmente) cercheranno disperatamente di vendere le scorte che sono rimaste ferme per due o tre mesi, in teoria perdendo valore solo a causa dell’allungamento dell’età.
Se si considera il fatto che la maggior parte dei rivenditori ha oggi accesso a grandi stock di auto di alta qualità, alimentati da cicli di leasing, e che i profitti su queste auto sono a volte maggiori di quelli sulle auto nuove, si ha presto un’idea dello slancio che probabilmente si costruirà dietro questo mercato – e dell’ancora di salvezza che potrebbe offrire ai rivenditori.
Per quanto concerne il valore delle auto d’epoca e delle supercar, da anni ormai si parla di una bolla sul mercato, ma non è mai scoppiata in modo significativo. Ora potrebbe essere il momento. Oggi, in piena crisi, i messaggi sono infatti contrastanti. Pochi valori stanno salendo, ma alcuni per le auto più desiderabili stanno tenendo. Altri, invece, stanno indubbiamente scendendo – non ancora per pezzi rovinosi, ma certamente per sostanziali percentuali a due cifre.