Chi volesse acquistare un’auto nuova ecologica, rottamando una vecchia auto inquinante, può fruire di una gradevole buona notizia. A patto che abiti in Veneto.
La giunta regionale ha infatti modificato il regolamento per la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale 21/2013 per l’acquisto di veicoli ecologici, allungando a tutto il 30 giugno 2015 il termine di immatricolazione degli autoveicoli. In aggiunta all’estensione dei termini di immatricolazione (dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno 2015) il nuovo regolamento prevede l’incremento del termine anche per la redistribuzione delle eventuali risorse residuali presso ciascuna Camera di Commercio (dal 28 febbraio 2015 al 1 dicembre 2015) e quelli massimi di concessione dei contributi (dal 30 giugno 2015 sono spostati al 31 marzo 2016).
Trovano così concreta conferma gli sforzi elaborati nel corso degli ultimi mesi dalle principali parte interessate, che hanno ricordato come non siano state utilizzate tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione nel 2014, e auspicando quindi una proroga di almeno sei mesi per poter consentire all’utenza interessata di accedere al milione e mezzo di euro ancora a disposizione.
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Statisticamente, si ricorda come lo scorso anno in regione siano stati venduti 26 mila 80 veicoli, con un dato che viene giudicato più che confortante, considerata l’interruzione della tendenza negativa. In ogni caso, prevale la massima prudenza sui dati 2014, considerato che le vendite nella regione hanno fatto segnare un + 9,4%, quale risultato di segni positivi in tutte e quattro le province della regione. Nonostante la flessione di dicembre, si annota ulteriormente, Gorizia segna la più alta percentuale positiva (17,1%), seguita da Pordenone (12,2%) Udine (7,3%) e Trieste (6,5%).
Era dal 2007 che il mercato auto regionale non conosceva un incremento. Logico dunque pensare all’avvio di una tendenza positiva, pur lieve, favorita anche dalla predisposizione di appositi bonus ecologici che non potranno che giocare un ruolo determinante nel supportare la ripresa del mercato delle quattro ruote. Una ripresa auspicata da tutti gli operatori, e non solo: il riavvio dei business nel comparto motori rappresenta una spinta fondamentale per la ripresa dell’intera economia regionale.