Gli appassionati di motori sanno bene che il cambio della propria auto è un sistema fondamentale per garantire la propria percorrenza e che, oltre a quello manuale, ne esistono di diverse tipologie. Cerchiamo in questo approfondimento di comprendere cosa sia il cambio e, in particolare, cosa si intenda per cambio sequenziale, e quali siano le sue differenze con il cambio manuale.
Cosa è il cambio
Quello che è chiamato comunemente come “cambio” è un sistema che serve a modificare la velocità di un mezzo a motore, lasciando il regime di rotazione del motore all’interno di un range predefinito. Proprio per tale motivo il cambio si trova essenzialmente nei mezzi dotati di motore termico, mentre è assente in quelli elettrici, dove non sarebbe particolarmente utile.
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Cambio manuale e cambio sequenziale
Introdotto – pur con le dovute semplificazioni – quanto precede, possiamo certamente concentrarci sulla differenza che sussiste tra il cambio manuale e il cambio sequenziale.
Il cambio sequenziale è un cambio che dispone di una semplice leva “su / giu”, in virtù della quale si sale o si scende da una marcia all’altra. In alcuni casi la leva si trova esattamente nella posizione del cambio manuale, mentre in altre ipotesi si trova dietro il volante, e assume la forma di una levetta. Naturalmente, oltre al “su / giu” è possibile valorizzare una terza funzione, equivalente al “folle”.
Oltre a quanto sopra, è inoltre possibile fruire di un arricchimento chiamato “quick shifter”, un utile dispositivo in grado di ridurre le sollecitazioni in caso di passaggio di marcia con motore in trazione.
Questa particolare caratteristica del cambio sequenziale non lo rende particolarmente amato dai “puristi”, ma è – di contro – un valore aggiunto da parte di tutti coloro i quali desiderano provare delle sensazioni nuove al volante. È inoltre vero che i cambi manuali sono molto più economici ed efficienti dal punto di vista energetico, e conferiscono al soggetto guidare un maggiore controllo di guida.
I cambi sequenziali e automatici rendono invece la guida più semplice, riducendo lo stress in caso di traffico, e impedendo un danneggiamento accidentale del sistema a causa di un errore del guidatore (quel che succede, insomma, quando si “grattano” le marce).
Voi che ne dite? Preferite i cambi manuali o quelli automatici e sequenziali?