In fatto di auto, alla General Motors non hanno dubbi: presto il mercato si evolverà in maniera molto dinamica, andando a ricomprendere linee speciali di vetture realizzate appositamente per il car sharing. Oltre, ovviamente, a tanto altro.
Ad esserne convinto è Ed Welburn Jr, capo globale del design della General Motors, recentemente intervistato dal Fatto Quotidiano in occasione del Pace Global Forum, il forum per la promozione dell’insegnamento dell’ingegneria che per la prima volta, quest’anno, si è svolto in Europa (Torino).
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Ebbene, il manager di GM non sembra nutrire perplessità su quali saranno le vetture del futuro, ricordando che presumibilmente non vi sarà un’unica risposta per la mobilità di domani, ma la coesistenza di diverse soluzioni. “Apprezzo e capisco la necessità di auto piccole, ma le persone stanno diventando mediamente più grandi e penso che dobbiamo dare ai clienti abitacoli migliori, più ampi e spaziosi, che li facciano sentire comodi; la tecnologia ci sarà d’aiuto, perché avremo motori sempre più piccoli e quindi ci sarà più spazio per le persone” – ha affermato il top manager (qui l’intervista completa) – “Le famiglie spesso sono numerose, perché la vita mediamente aumenta: le auto del futuro, forse, dovranno trasportare più persone, non meno”.
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Di particolare interesse anche le sue elaborazioni sulla c.d. “guida autonoma”, un segmento che molte compagnie tecnologiche (Google & co.) stanno perseguendo con insistenza: “è un’idea che mi entusiasma” – ricorda ancora il manager – “sarebbe fantastica per le persone anziane, o disabili, perché regalerebbe loro la libertà di non dipendere dagli altri. Ho un padre di 96 anni che ne trarrebbe grande beneficio. Ma io amo anche guidare: ci sono volte in cui mi interessa solo arrivare a destinazione, altre in cui guidare è un piacere. Vorrei sviluppare veicoli che permettano di scegliere fra le opzioni di guida autonoma o guida manuale”.
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Per quanto infine concerne le sfide “estetiche”, Welburn ricorda che le auto “dovranno continuare a essere appetibili per i clienti e l’esperienza di guida appagante. Le informazioni che l’auto dà al guidatore si moltiplicheranno, e dovremo proporle in modo chiaro, senza che distraggano dalla guida”. E poi i materiali: le auto del futuro saranno sempre più leggere, ma senza trascurare la sicurezza. “Bisognerà inventarsi modi creativi per contenere i costi. Infine c’è la grande sfida dell’aerodinamica: sviluppare veicoli aerodinamici che non abbiano tutti la stessa forma” – conclude il top manager. Sembra facile e… forse lo è davvero.