La legge di Stabilità ha introdotto nuove regole in relazione all’individuazione delle c.d. “auto storiche”, riconducendo all’interno di tale comparto solamente quelle che hanno almeno 30 anni di età. Insomma, per poter disporre delle tariffe agevolate le vetture dovranno avere compiuto almeno 30 anni, e per poter godere e fruire dei benefit relativi al bollo un’auto o una moto dovranno aver già tagliato traguardo del 30mo anno di età.
Se l’auto non può essere considerata storica, come sopra determinato, da quest’anno dovrà tornare a pagare il bollo regolarmente (e anche nell’ipotesi in cui la vettura abbia compiuto, ad esempio, 29 anni di età).
La novità non ha colto con soddisfazione gli operatori di settore. Il presidente dell’Automotoclub storico italiano, Roberto Loi, sottolinea ad esempio che “il patrimonio motoristico ricompreso nella datazione da venti a trent’anni andrà distrutto, per demolizione, oppure venduto all’estero”.
“Non si tratta di discutere sulle brioches degli appassionati, ma sul pane di chi, quotidianamente, deve guadagnarlo per sé e per le proprie famiglie” – ha poi proseguito Loi, soffermandosi sul fatto che il provvedimento potrebbe condurre a gravi conseguenze economiche per gli operatori del settore.
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“La difesa di coloro che non conoscono il nostro mondo – prosegue poi Loi – nasce anche sul presupposto errato che l’Italia del motorismo storico sarebbe stata troppo favorita con l’esenzione a vent’anni anziché a venticinque o trenta come nella maggior parte dei Paesi europei. Queste persone dovrebbero sapere, perché è loro dovere informarsi, che in Europa solo l’Italia ha una patrimoniale sul motorismo storico, mentre tutti gli altri Paese applicano tasse solo in caso di circolazione dei veicoli. Ragioneremo comunque sul da farsi per cercare di mitigare le conseguenze negative prospettate”.
Insomma, da quest’anno si allungheranno (e di molto) i termini grazie ai quali un’auto potrà essere considerata “storica”, accedendo così ai benefit previsti dalla legge. Non ci rimane altro da fare che monitorare eventuali variazioni che avranno luogo nel comparto, nella speranza che le richieste degli operatori possano essere efficacemente sentite da parte delle istituzioni.
Voi che ne pensate? Ritenete che le auto storiche meritino una migliore considerazione e tutela?