In un precedente post, qui a CarsItalia abbiamo spiegato con grande dovizia di particolari quello che bisogna fare nel momento in cui si necessiti di procedere con un passaggio di proprietà per un’auto usata (cliccate qui per essere rimandati al nostro articolo).
Oggi, invece, proseguiremo il discorso relativo ai passaggi di proprietà, descrivendo tutto ciò che c’è da sapere sul passaggio di proprietà delle moto.
Qualora infatti vi troviate nella condizione di acquistare un motocicletta usata, così come un’altra tipologia di veicolo a due ruote, è necessario provvedere al suo trapasso (termine tecnico utilizzato per descrivere il passaggio di proprietà delle moto).
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Cosa bisogna fare in merito al passaggio di proprietà delle moto
Per concludere con successo il passaggio di proprietà delle moto, bisognerà che l’atto di vendita ufficiale sia autentificato. Si occupano di autentificare tale atto di vendita l’ufficio comunale preposto, il notaio o lo Sportello Telematico dell’Automobilista presente presso le delegazioni dell’ACI, gli uffici provinciali, le agenzie di pratiche auto e la Motorizzazione Civile. In concomitanza, sarà necessario richiedere un nuovo C.d.P. (sempre presso la Motorizzazione Civile) e predisporre l’aggiornamento della Carta di Circolazione. Tale operazione deve essere condotta dall’acquirente.
Il costo previsto per il passaggio di proprietà delle moto
I costi previsti per il passaggio di proprietà delle moto, così come quelli delle auto, variano significativamente in base alla regione di residenza e all’agenzia a cui ci si è rivolti. In genere, comunque, essi oscillano tra i 170 e i 220 euro se il passaggio di proprietà delle moto viene effettuato in Agenzia. Diversamente, è possibile risparmiare anche un centinaio di euro, ma la procedura è leggermente più complessa e meno automatica.