Il parabrezza termico è una delle innovazioni più utili nel settore automobilistico, soprattutto per chi vive nelle zone climatiche caratterizzate da inverni rigidi e/o sbalzi frequenti di temperatura.
A differenza del parabrezza tradizionale, il parabrezza riscaldato è dotato di un sistema di riscaldamento integrato che permette di eliminare rapidamente brina, ghiaccio e appannamento.
Tra le prime automobili che hanno integrato il parabrezza termico ci sono le 500L della Fiat e la quasi totalità delle vetture della Ford, la casa automobilistica che per prima ha sperimentato questo sistema con la Scorpio.
Come funziona il parabrezza riscaldato
Il parabrezza termico è composto da un vetro stratificato che all’interno integra dei filamenti riscaldanti molto sottili, solitamente in tungsteno o in metalli conduttivi come l’argento, non visibili a occhio nudo. Sono filamenti collegati all’impianto elettrico dell’auto che si attivano tramite un pulsante sul cruscotto.
Quando attivato, il sistema genera calore che si diffonde sul vetro in modo uniforme, sciogliendo velocemente il ghiaccio e la neve, e prevenendo la condensa interna.
Questo parabrezza non va confuso con il parabrezza atermico, realizzato con strati speciali o pellicole riflettenti che bloccano parte dell’infrarosso solare e dei raggi ultravioletti. Non è dotato di un sistema attivo, riflette il calore in modo passivo ed è utile per ridurre l’ingresso del calore e dei raggi UV nell’abitacolo.
Perché scegliere un parabrezza termico?
Uno dei vantaggi principali del parabrezza riscaldato è quello di riuscire a sciogliere lo strato di ghiaccio o brina in pochi secondi, soprattutto durante le notti fredde, e questo evita di dover raschiare manualmente il vetro.
Inoltre, il parabrezza termico contribuisce a mantenere asciutta la superficie interna del vetro, evitando che si appanni a causa dell’umidità interna dell’abitacolo. Questo è utile soprattutto in autunno e inverno, quando la differenza tra temperatura interna dell’auto e quella esterna è maggiore.
Il parabrezza termico migliora anche la sicurezza alla guida, poiché, in situazioni di emergenza, è possibile liberare subito il campo visivo dalla neve e dalla brina.
Manutenzione del parabrezza termico
Il parabrezza termico richiede poca manutenzione, ma affinché funzioni correttamente sia importante prendere alcune precauzioni e avere delle accortezze, ad esempio, bisogna evitare urti e graffi poiché i filamenti riscaldanti sono integrati all’interno degli strati del vetro, ed eventuali danni a quest’ultimo potrebbero compromettere il funzionamento del sistema.
Se il sistema non si attiva è possibile che il problema sia legato ai fusibili del circuito elettrico, in tal caso andrebbero controllati e sostituiti.
Infine, sebbene il vetro sia resistente, è meglio non usare raschietti metallici e preferire strumenti in plastica o prodotti specifici antigelo.
È possibile installare un parabrezza termico in un secondo momento?
Teoricamente, è possibile effettuare la sostituzione del parabrezza standard con uno termico anche in un secondo momento, ma si tratta di un intervento costoso e piuttosto complesso.
Oltre a sostituire il vetro, bisogna intervenire sull’impianto elettrico dell’auto per integrare i comandi, i sensori e i fusibili, un tipo di modifica che dovrebbe essere affidata solo a officine specializzate. Per tale ragione, se si sta per acquistare una nuova automobile, sarebbe consigliabile considerare l’opzione del parabrezza termico tra gli optional.
Quanto costa un parabrezza termico?
In media, un parabrezza termico ha un costo tra i 300 e gli 800 euro, compresa la manodopera per l’installazione. Il prezzo però può variare in base a vari fattori tra cui: marca e modello dell’auto, tipo di tecnologia scelta (filamenti invisibili o pellicola invisibile), ed eventuale presenza di sensori o telecamere integrate.