Le marce ci permettono di guidare un’auto con il minimo sforzo del motore. Le auto di moderna fattura hanno di solito cinque marce in avanti e una retromarcia, ma non è detto che un’auto non possa presentare anche sesta marcia, in grado di offrire un maggiore risparmio di carburante quando si guida a velocità più elevate su lunghe distanze.
Ma come si cambia la marcia in un’auto? E quali sono i consigli che ti consigliamo di seguire?
Come si cambia la marcia
Per cambiare marcia in auto inizia rilasciando il pedale dell’acceleratore e – allo stesso tempo – premi il pedale della frizione. Togli quindi la mano destra dal volante, mettila intorno al pomello del cambio e sposta la leva delicatamente da una posizione all’altra.
Quindi, riporta la mano sul volante e rilascia lentamente il pedale della frizione. Contemporaneamente, applica la potenza giusta premendo verso il basso il pedale dell’acceleratore.
Ricorda che il cambio marcia è un’attività che devi fare tenendo sempre gli occhi sulla strada! Non hai certo bisogno di guardare il cruscotto per capire quando cambiare marcia: il suono del motore può certamente indicarti quando ne hai necessità. Di norma, se mentre acceleri il motore sembrerà assumerà un tono più alto (ovvero, è perché il motore sta raggiungendo i suoi limiti per la marcia in cui ti trovi), tutto quel che dovrai fare è cambiare marcia in quella successiva.
Cosa devi sapere sulle marce dell’auto
Chiarito ciò, ricorda che le marce basse forniscono molta accelerazione, ma esauriscono la forza del motore prima delle altre. Di contro, le marce alte ti forniscono la velocità, ma non certo l’accelerazione.
Per una guida fluida, dovresti evitare di “strappare” le marce (ovvero, cambiare marcia con troppa forza). Per rendere più sinuosa la marcia, lascia che la leva del cambio si fermi per un secondo mentre attraversa la zona “neutra”.
Il cambio marcia durante l’esame di guida
Il cambio della marcia è uno degli indicatori che durante l’esame di guida verrà analizzato dall’esaminatore. In particolar modo, l’esaminatore si aspetta che tu:
- scegli la marcia giusta per la velocità di cui hai bisogno e per le condizioni stradali che affronti;
- cambi marcia in modo fluido, sicuro e sotto controllo;
- metti la mano sul volante subito dopo aver cambiato marcia;
- non guardi la leva del cambio mentre cambi marcia.
Si possono saltare le marce in auto?
Contrariamente a quanto qualcuno possa pensare, in realtà non devi usare le marce nella sequenza esatta nelle quali puoi trovarle sul veicolo, potendo – ad esempio – saltarne una.
Supponi ad esempio che tu stia guidando a 80 km orari, ma che improvvisamente devi frenare e rallentare fino a 20 km orari. Non devi certamente scalare tutte le marce, ma potresti passare dalla quinta alla terza o addirittura alla seconda, in un colpo solo. Puoi anche fare il contrario, passando ad esempio dalla terza alla quinta, risparmiano così carburante e, peraltro, riducendo anche l’usura della frizione poiché viene usata meno spesso.
Quali sono le marce di un’auto
Pur nella consapevolezza che quanto sopra rappresenta una semplificazione dello stato delle cose, prova a dare uno sguardo al seguente elenco:
- prima marcia: la marcia fornisce la massima potenza ma a velocità più bassa. Viene usato per la partenza, per le manovre e per aggirarsi con maggiore precisione;
- seconda marcia: utilizzata per contesti a bassa velocità quali rotatorie e incroci, per lo spostamento in discesa e per aumentare la velocità dopo la partenza con la prima;
- terza marcia: usata per la guida in salita, per incrementare la velocità e dove è necessario un maggiore grado di potenza rispetto alla quarta;
- quarta marcia: bassa potenza ma massima velocità. Utilizzata per la maggior parte delle situazioni di guida dove non ci sono rischi da affrontare;
- quinta marcia: potenza minima, velocità massima. Usata per la crociera ad alta velocità su strade a doppia carreggiata, autostrade e altre simili strade aperte.
- retromarcia: una marcia ad alta potenza utilizzata per guidare il veicolo all’indietro.