A partire dal 15 febbraio 2021 non occorre più fare il collaudo dei ganci di traino presso la Motorizzazione Civile, il che elimina tutta la burocrazia necessaria per dotare il proprio veicolo di questo accessorio.
È però importante sapere qual è gancio di traino giusto da scegliere tenendo conto delle esigenze del guidatore e della massa a pieno carico omologata del veicolo.
Cosa dice il decreto
Il Decreto 8 gennaio 2021 semplifica l’installazione del gancio traino per i veicoli delle categorie M1 e N1, eliminando la visita presso la Motorizzazione. È sufficiente un’autodichiarazione del responsabile dell’officina, che attesta la conformità del dispositivo installato e l’esecuzione a regola d’arte.
La dichiarazione deve includere dettagli tecnici, omologazione, conformità alle prescrizioni dei costruttori e rispetto delle norme di buona tecnica. Questo snellisce la procedura, richiedendo solo l’aggiornamento della carta di circolazione.
Come accreditare i ganci traino presso la motorizzazione civile
L’installatore che effettua modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali dei veicoli deve essere accreditato presso la Motorizzazione Civile.
La carrozzeria deve sottoscrivere il disciplinare (allegato C), identificando la propria attività per interventi che richiedono l’aggiornamento della carta di circolazione, ma non la visita e prova del veicolo (art. 78, D.Lgs. 285/1992). L’Ufficio Motorizzazione assegna un codice meccanografico senza creare un’utenza per il sistema.
Ogni modifica deve essere certificata con una dichiarazione di conformità e registrata su un apposito registro, riportando targa, telaio, intestatario, tipo e data della modifica.
Cosa deve fare l’autoriparatore sottoscrivendo l’allegato C?
- Eseguire i lavori a regola d’arte, rispettando norme tecniche, disposizioni della Direzione Generale per la Motorizzazione, prescrizioni del costruttore del veicolo e istruzioni dei componenti installati.
- Rilasciare la documentazione prevista secondo le modalità stabilite dal decreto.
- Informare il proprietario del veicolo sui passi necessari per aggiornare la carta di circolazione.
- Tenere e custodire il registro richiesto dal decreto.
- Comunicare variazioni organizzative o relative ai dati depositati presso l’Ufficio Motorizzazione Civile.
- Avvisare l’interessato che il veicolo potrebbe essere sottoposto a controlli a campione.
- Consentire ispezioni dei funzionari della Motorizzazione Civile in qualsiasi momento.
Aggiornamento libretto di circolazione
Dopo aver installato il gancio traino auto, l’intestatario ha tempo 30 giorni per inoltre la domanda di aggiornamento della carta di circolazione presso l’Ufficio di Motorizzazione Civile territoriale in relazione alla ditta che ha effettuato il lavoro di modifica o lo studio di consulenza automobilistica.
La domanda deve contenere:
- Modello TT2119, reperibile presso gli uffici competenti o online, compilato correttamente;
- Dichiarazione cartacea di montaggio in conformità delle norme, che viene rilasciato dall’officina;
- Scheda tecnica dell’appendice esterna rilasciata dal costruttore;
- Fotocopia del libretto e due versamenti da fare per la pratica.
Dopo aver ottenuto l’omologazione dagli uffici preposti e aver aggiornato la carta di circolazione, è bene sentire la propria compagnia assicurativa perché in molti casi è prevista una revisione sul premio annuale con l’aggiunta del gancio di traino.
Limiti d’uso del gancio traino
Il gancio traino è regolamentato per rimorchi fino a 750 kg o con massa complessiva (auto + rimorchio) entro 3,5 tonnellate (patente B). La capacità di traino è specificata al punto 0.1 (rimorchi frenati) e 0.2 (non frenati) del libretto di circolazione.
Se non sono indicati valori, l’auto non è omologata per il traino, come spesso avviene per vetture a gas o elettriche. La capacità dipende anche da potenza del motore, peso, cambio e trazione integrale, che può raddoppiare la massa trainabile in alcuni casi.
Le sanzioni
Queste regole e norme sono da seguire necessariamente se non si vuole incorrere in sanzioni, anche piuttosto alte, oppure al possibile ritiro del libretto auto. Infatti, qualora un automobilista venga sorpreso a circolare con un gancio di traino non omologato e che non ha ricevuto l’aggiornamento sul libretto, si incorre in multe oltre i 400 euro con ritiro della libretto.